Interconnessi
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Luca Zeni
Il primo, caratteristico della destra neoliberista, sostiene che solo il mercato, con la
sua mano invisibile, può far uscire questi Paesi dalla povertà. Purtroppo non è così: il
quadro è talmente compromesso da rendere necessari interventi esterni importanti.
Il secondo, tipico della sinistra no global, pretende di negare il beneficio portato
dall’economia internazionale. L’Unione Europea è proprio un esempio di come la col-
laborazione economica tra Stati e il libero scambio di merci e persone, porti a una
efficace convergenza tra le diverse economie. In Africa invece un tentativo simile fino
a ora è stato fallimentare, per l’estrema debolezza delle economie di tutti quei Paesi:
la convergenza può infatti avvenire soltanto se il mercato si apre ad economie forti
come quelle occidentali. Per riuscirci servono politiche economiche che facilitino gli
scambi, e interventi infrastrutturali che rendano reali le possibilità di esportazioni.
Tutte queste politiche trovano però l’ostacolo maggiore nell’ipocrisia di fondo che
caratterizza non soltanto la linea politica, ma anche l’opinione pubblica occidentale.
Aprire maggiormente i mercati significa anche aprirsi alla concorrenza di questi
Paesi, e questo comporta l’esigenza di innovare e rinnovarsi. Spesso si preferisce
invece favorire le imprese europee, sebbene sul lungo periodo risulti antiecono-
mico, con misure di sostegno di efficacia limitata nel tempo.
L’esempio dei processi macroeconomici può essere utile anche per la riflessione
sulla strada che deve imboccare oggi il Trentino. Sarà importante nei prossimi anni
riuscire a favorire il decentramento amministrativo e una maggiore spinta impren-
ditoriale, per evitare che le risorse di cui disponiamo oggi finiscano per essere un
disincentivo alla crescita economica.
La malattia che finisce per penalizzare l’economia dei Paesi poveri ricchi di materie
prime e quella dei Paesi caratterizzati da importanti interventi di sostegno al bilan-
cio statale, prende il nome di “malattia olandese”, dal processo che si era avviato in
Olanda a seguito della scoperta di giacimenti di petrolio. Questo meccanismo fa sì
che la presenza di una fonte di entrata importante comporta lo sviluppo solamente di
un settore o faccia crescere a dismisura la pubblica amministrazione. L’economia si
“siede”, lo spirito imprenditoriale si assopisce, i settori non si differenziano e quando
la fonte di entrata si esaurisce, l’economia è impreparata a competere sullo scenario
internazionale.
Alberto Faustini
Sicurezza e immigrazione. A volte, ascoltando i trentini, si ha la sensazione che vi
sia la sicurezza (o meglio: l’insicurezza) percepita, ovvero che ci si senta “precari”
anche in una realtà come la nostra, che fortunatamente è invece ancora a misura
d’uomo. E l’immigrazione?
Luca Zeni
La dico con asprezza. Senza immigrati oggi non ci sarebbe quasi nessuno ad ef-
fettuare le pulizie dei vani scala dei nostri condomini; gran parte del raccolto delle
mele, dell’uva e dei frutti trentini non sarebbe effettuato in tempo; molti dei nostri
anziani non sarebbero assistiti 24 ore al giorno.
Partirei da questa realtà, cruda e vera. Smettiamola con l’ipocrisia.
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