Interconnessi
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Alberto Faustini
Costi della politica, trasparenza, dirigenti che escono da una porta della Provincia
e rientrano dalla finestra... Cosa avete intenzione di fare per essere... la vera oppo-
sizione di governo?
Luca Zeni
Innanzitutto chiariamo questo mantra sul Pd vera opposizione. Prendiamo ad esem-
pio proprio l’accordo di Milano.
La preoccupazione espressa da alcuni sia sul metodo seguito sia nel merito dell’ac-
cordo, è stata liquidata – con grande capacità di comunicazione – sostenendo che
chi in maggioranza critica l’accordo, ha la vocazione a fare opposizione. Chi governa
deve lavorare, non può essere disturbato.
È una visione, oltre che un metodo di comunicazione, tanto pericoloso quanto effi-
cace, espressione di quell’idea della delega (“io ti voto, poi mi disinteresso per cin-
que anni di quanto fai, tu lavora”) che svuota alla base l’idea della partecipazione e
della condivisione delle decisioni. Non esiste una dicotomia tra chi ha una vocazio-
ne di governo e chi invece ha una vocazione all’opposizione, esistono piuttosto un
modo centralista ed un altro partecipato e trasparente di governare.
Le domande che sorgerebbero spontanee nel cittadino se vivessimo in un’epoca
meno superficiale, sarebbero: “
Come
volete governare?” “
Cosa
volete fare e
perché?
Esistono diverse definizioni di politica, e tutte sottendono visioni di fondo diverse.
Per me la politica è polis, piazza, comunità, è il luogo dove si esprime la relaziona-
lità ontologica dell’uomo. La politica è dialogo, confronto, incontro, è fatica proprio
perché è continua ricerca di nuove vie attraverso la discussione con l’altro.
Certo, questo confronto deve poi declinarsi in azioni concrete, ma non significa cer-
to in sé “avere la vocazione all’opposizione”. Semmai alla trasparenza.
Nel merito, continueremo a fare quanto abbiamo fatto sinora. Dimostrando nei fatti
che continueremo a vigilare e proporre.
Ad esempio abbiamo approvato una legge – la l.p. 10/2010 – che affronta il pro-
blema delle nomine, dei doppi, tripli, quadrupli incarichi, dei limiti dei mandati,
del rinnovamento all’interno delle società partecipate della Provincia. Questo è un
tema che ho sempre ritenuto centrale, perché penso che la miglior garanzia di una
politica e di un’amministrazione capace di innovare e coinvolgere, è il rinnovamento
degli amministratori.
Alberto Faustini
L’Autonomia ha un futuro? E come si deve rapportare con il Nordest?
Luca Zeni
L’Autonomia è il nostro DNA. Non esiste un Trentino come lo conosciamo se non
c’è l’Autonomia. E non è per i soldi, per le imposte che rimangono a Trento, come
troppo spesso noi trentini stessi siamo portati a pensare.Il Trentino è innanzitutto
la terra dove sanità, viabilità, trasporti, politiche sociali e del lavoro, università,
politica
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