Interconnessi
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Ci sono in Trentino e in Italia migliaia di cittadini extracomunitari e comunitari di
grande valore, con uno spirito di abnegazione invidiabile. Occorre lavorare su quelli,
investire in fiducia e simpatia con loro. Quanto all’immigrazione irregolare, ai ripe-
tuti episodi di micro e macro criminalità, è altrettanto vero e semplice che occorre
contrastarli con tutti i mezzi di polizia e di detenzione di cui l’ordinamento dispone.
Mano dura con chi delinque, non dimenticando che la delinquenza nasce in quell’hu-
mus micidiale che è il mix di ignoranza e indigenza. Mano dura, dunque, ma anche
politiche di formazione, di sostegno al reddito, di accompagnamento all’emancipa-
zione femminile e minorile.
Alberto Faustini
Andiamo su un argomento spinoso: esiste ancora l’etica in politica? Ne abbiamo
viste di tutti i colori, in questo complicato anno. Si parla di letti, di notti, di don-
ne-tangenti. Ma la politica sta diventando questo? S’è perso senso della misura
e buonsenso? È un delirio d’onnipotenza? La gente tende a fare di tutta l’erba un
fascio: vi considera strapagati e pensa che anche voi pensiate più alle vostre que-
stioni private che ai problemi del Trentino?
Luca Zeni
Sicuramente la volgarità del dibattito politico in Italia supera il limite che in altri
Paesi è posto e riconosciuto da tutti a tutela del sistema. Perché chi insulta l’avver-
sario si delegittima. Non è uno scandalo che esistano le volgarità, è grave che esse
non destino scandalo, che i loro autori non paghino dazio.
Ma è un problema non della politica, bensì della cultura di un’epoca; ho sempre pen-
sato che in fondo la politica rispecchia la società (magari in modo un po’ opaco...),
con le sue contraddizioni ma anche con i suoi slanci generosi. Se uniamo l’esigenza
della produttività sempre e comunque, del risultato, con una rinuncia diffusa alla
ricerca delle motivazioni profonde dell’agire politico, cercare scorciatoie non è così
strano. La logica sottesa è la stessa dell’atleta che si dopa o del manager che si fa di
cocaina per avere una marcia in più.
L’unica soluzione è cercare di mantenere un comportamento corretto come singoli:
in fondo il mare è fatto di gocce, e il comportamento individuale conta eccome.
Per questo cerco sempre di evitare la polemica fine a se stessa, lo scontro verbale.
Alberto Faustini
Non mi dirà che si riesce ancora a non gridare in politica?
Luca Zeni
Come ha detto qualcuno, «la prostituzione della parola è il vero peccato culturale del-
la nostra epoca», e una maggiore responsabilità nell’utilizzo delle parole è dovere di
chi fa politica. Etica e politica sono la prima il presupposto della seconda. La Politica è
potere, anche. E il potere si legittima per la condotta morale di chi ne è investito. Mar-
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