Interconnessi
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Alberto Faustini
Recentemente si è occupato anche del tema del debito pubblico della Provincia,
creando un certo scompiglio.
Rispondendo a una Sua interrogazione il Presidente Dellai ha detto che il debito
del sistema Provincia risulta essere al 9 novembre 2010 pari a 925.435.000 euro:
tanto o poco?
Luca Zeni
Il debito in sé non è un concetto negativo, dipende dalla produttività che quel de-
bito è capace di comportare (ovvero quanto è in grado di “ripagarsi”) e dai tempi di
rientro previsti.
La cifra di quasi un miliardo prodotta dalle società di sistema del Trentino è sicu-
ramente importante, ma comunque all’interno di un contesto che non è oggi allar-
mante, soprattutto se paragonato con il debito pubblico di alcuni Stati europei, tra i
quali l’Italia, come ha avuto modo di spiegare il Presidente Dellai.
Tuttavia occorre riconoscere che veniamo da anni di risorse rilevanti per la nostra
autonomia, mentre sappiamo che in futuro saranno in calo, dopo gli accordi presi
con lo Stato per l’attuazione del federalismo fiscale.
Per questo occorre tenere sotto controllo il debito che produciamo. Poiché in gran
parte non è debito che “si ripaga”, come avviene invece nelle imprese private (per-
lomeno in quelle sane...), per ripagarlo stiamo impegnando i bilanci futuri (fino al
2028, riporta nella sua risposta il Presidente Dellai). Coloro che nei prossimi anni
saranno chiamati ad amministrare questa Provincia si troveranno quindi con somme
già vincolate per pagare il debito di oggi.
Per questo desta preoccupazione che le ingenti spese di investimento dell’Autono-
mia non gravino in termini di debito futuro sulle future generazioni, e dovere della
politica è tenere sotto controllo la situazione evitando di ricorrere in maniera facile
all’emissione di ulteriore nuovo debito.
Alberto Faustini
Dunque l’economia è l’ossessione del nostro tempo.
C’è solo il dio denaro?
Luca Zeni
Non può che essere così perché l’Occidente è per molti aspetti ancora in recessio-
ne. Il che significa che stiamo tutti vivendo al di sopra delle nostre possibilità, a
danno di altri che vivono in oblio. Tuttavia, a nessuno di noi verrebbe mai in mente
di rinunciare al livello di benessere che si è faticosamente raggiunto, anzi tutti vo-
gliamo migliorare e migliorarci.
Il punto cruciale però è: vogliamo solo crescere materialmente? Non è che, forse,
occorra anche un miglioramento morale e spirituale per affrontare le sfide del
nostro tempo?
economia
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