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Interconnessi

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politica

Luca Zeni

Dellai ha seguito la linea che dava maggiori garanzie di vincere le elezioni del 2008,

impedendo di consegnare il Trentino in mano alla Lega. Quello che allora gli chie-

devo e che oggi gli rimprovero, era di essere il leader della coalizione, senza essere

il capo di uno dei partiti. Poteva permetterselo, avrebbe avuto maggiore facilità di

rapporti con i partiti della coalizione e alla conclusione del suo mandato avrebbe

avuto maggiore scelta sul mezzo da utilizzare per candidare in Parlamento.

Alberto Faustini

E perché non lo ha fatto?

Luca Zeni

Allora era difficile far nascere un nuovo partito senza il suo carisma. Probabilmente

se non lo avesse preso in mano lui, l’Upt non sarebbe riuscito a organizzarsi in tem-

po per le elezioni provinciali.

Alberto Faustini

Pesa essere comunque un possibile delfino del principe, anche se il principe pare

aver rinnegato quell’investitura?

Luca Zeni

Mi è pesato sino a quando ho compreso che poteva darmi qualcosa a prescindere

dal sostegno iniziale, dalla protezione paterna di un peso massimo della politica

trentina. Certo Dellai è uomo duro e schietto, ma al tempo ne apprezzai profonda-

mente il coraggio e la capacità politica. Successivamente i nostri percorsi si sono

separati, in maniera naturale: io ho creduto nel tentativo di far nascere un soggetto

aggregante, riformista e popolare in Trentino, lui doveva garantire una coalizione e

ha scelto una via diversa.

Alberto Faustini

E così oggi siede in Consiglio Provinciale. Cosa che ha sorpreso molti.

Luca Zeni

Oggi vivo la mia esperienza come una sorta di “missione temporanea”, perché so

che la politica svolta a livello professionale è aleatoria, la riconferma dipende da

molti fattori: tanto vale impegnarsi al massimo e cercare di fare qualcosa di buono

fintanto che si può, senza troppi calcoli o aspettative personali.

Per questo lavoro per affermare le idee in cui credo, e migliorare la nostra Comunità.