Prospettive
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Luca Zeni
In provincia di Trento è in corso un dibattito sul modello di amministrazione e su
come è possibile razionalizzarlo. L’amministrazione trentina vede la presenza di nu-
merose società di sistema, mentre in Südtirol avete imboccato una strada diversa.
Luis Durnwalder
Ci sono due profili.
Da un lato ci sono società che intervengono nei diversi settori dei servizi ai cittadi-
ni. La strada che abbiamo intrapreso è che laddove è possibile è giusto lasciare ai
privati, mentre il pubblico deve intervenire soltanto laddove il privato non arriva o
per settori che non possono che essere pubblici, come ad esempio l’energia. Noi
siamo disposti a fare programmi tramite società e forme miste tra privati e pubbli-
co, solo per la partenza, poi l’ente pubblico deve ritirarsi. La nostra impostazione
in questo momento è proprio quella di uscire dalle diverse società in cui ancora
siamo presenti.
L’altro profilo invece riguarda l’uso di società di diritto privato per operare come am-
ministrazione. La nostra linea è sempre stata quella di non scorporare parti dell’am-
ministrazione, la mia esperienza mi porta a dire che il risultato finale non è così
positivo, non è un meccanismo che porta molti vantaggi.
Luca Zeni
Altro grande tema è quello del debito pubblico. Ne stiamo parlando in Provincia di
Trento. Il Südtirol, provincia di dimensioni e caratteristiche simili a quelle trentine,
quale politica economica sta adottando in proposito?
Luis Durnwalder
Su questo la nostra linea è categorica: zero debito come Provincia e zero debito sul
bilancio pluriennale. Certo, alcune società – penso ad esempio alla Sel, la società
che gestisce l’energia – fanno dei debiti per coprire i loro investimenti, ma sono de-
biti di investimento di quella società, che deve avere un piano autonomo di rientro
in modo da non incidere in alcun modo sul bilancio della Provincia.
Allo stesso modo, nel corso degli anni spesso i comuni sudtirolesi hanno contratto
dei debiti, ma stiamo lavorando per azzerarlo: attraverso l’istituzione di un fondo di
rotazione alimentato da fondi della finanza locale e provinciale, i comuni potranno
prendere mutui soltanto da questo fondo, e il programma è che si ripaghino i vecchi
debiti entro 8 anni.
Quindi il nostro obiettivo è di zero debiti per tutto il sistema. Certo, anche noi ab-
biamo pressioni interne per aprire dei mutui, in modo da poter lavorare più veloce-
mente. Ma se iniziamo con questa logica, se è vero che ora anticipiamo i lavori, ci
ritroveremo successivamente con meno risorse per gli investimenti, inoltre si apre
un circolo vizioso difficile da tenere sotto controllo, e io non vorrei che le genera-
zioni future si trovino a dover pagare i nostri debiti: per questo finché ci sarò io il
Südtirol non avrà un solo centesimo di debito.
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