Prospettive
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Luca Zeni
Qualcuno sostiene però che la scelta di svuotare la Regione a vantaggio delle due
Province alla lunga indebolirà l’autonomia. In realtà oggi forse è venuto il momento
di affrontare sino in fondo questo snodo. La Regione è ormai un luogo di liturgie
vuote: non è venuto il momento di rivedere completamente l’impostazione e ade-
guare questa istituzione all’evoluzione politica e renderla il luogo ufficiale della col-
laborazione tra le Province?
Luis Durnwalder
La politica sudtirolese ha sempre visto nella Regione l’unico vero elemento di di-
sturbo e ostacolo per un’autonomia completa, che deve avere il suo snodo attorno
alla Provincia.
Abbiamo sempre lavorato per abolire la Regione, ma oggi ci riteniamo soddisfatti
dell’autonomia acquisita, e credo sarebbe rischioso mettere mano allo Statuto
per completare l’opera, perché quando si apre il vaso, non si sa mai cosa ne esce
alla fine. Meglio continuare a lavorare per amministrare quanto rimane della Re-
gione e collaborare a livello provinciale. Lavoreremo per completare sempre più
l’autonomia provinciale, e confermare l’impostazione politica che è ben rappre-
sentata dalla staffetta, per cui i due Presidenti delle Province a turno sono Presi-
dente della Regione.
Oggi è un ente che non crea problemi per l’autonomia sudtirolese, e per il momento
è meglio lasciarla così com’è, vedremo in futuro se si verificheranno le condizioni
per riuscire a riformare il sistema eliminando la Regione.
Luca Zeni
Intanto però continuano gli attacchi alla nostra autonomia, indicata come un privi-
legio ingiustificato.
In provincia di Belluno si raccolgono firme a sostegno di un referendum che chiede
di far entrare la provincia di Belluno nella Regione Trentino - Alto Adige.
Luis Durnwalder
Dobbiamo affrontare con prudenza questi temi, soprattutto il Trentino rischia all’in-
terno di questi ragionamenti. Il quadro istituzionale è stato fissato dopo la seconda
guerra mondiale, ed oggi non si possono rimettere in discussione gli assetti stabiliti
dall’Accordo di Parigi.
Quella del referendummi sembra più una provocazione, quello che dico sempre agli
amici veneti è che loro non devono guardare a noi con invidia, ma devono lavorare
per ottenere la nostra stessa autonomia. Tutte le regioni dovrebbero averla, anche
se autonomia non significa solo possedere in astratto un diritto, bensì significa pos-
sedere la capacità di lavorare per il proprio territorio. In questo senso può diventare
anche un rischio se non si è in grado di amministrare bene. Altre Regioni, come la
Sicilia ad esempio, possiedono molte più risorse di noi, ma senza gli stessi risultati:
ciò che conta è come si amministra.
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