Prospettive
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unitarietà di voto, al fine di mostrare un’incisività e un peso maggiore nelle decisioni
politiche. Per il politico medio, al quale a volte manca una vera e propria vocazione
per la comunità, è più semplice ascoltare chi è conveniente ascoltare, senza avere
un pensiero al di sopra delle parti, maturato da una visione trasversale, che non sia
solo un frammento della società.
Come giovani imprenditori, grazie alla creazione del tavolo d’ambito economico pro-
vinciale, al quale sediamo noi giovani artigiani con i giovani albergatori, i giovani
di Confindustria, i giovani di Coldiretti, i giovani cooperatori e i giovani dell’Unione
commercio e turismo, abbiamo iniziato un cammino comune che avrà come princi-
pale obiettivo quello di riuscire a superare le barriere tra le nostre categorie eco-
nomiche e dare anche uno stimolo alla politica e alla società. Dall’ultimo rapporto
annuale del Censis, quest’ultima viene definita e descritta troppo appagata e ap-
piattita, con la sindrome del frigo pieno.
Il dialogo, la conoscenza reciproca (anche personale) e il lavorare assieme su ele-
menti e problematiche comuni fanno ben sperare, anche se permangono divisioni e
strutture con forti tradizioni che tuttavia a volte mostrano non poche fatiche nell’es-
sere flessibili. Ciononostante, personalmente, non considero le differenze come un
ostacolo, che si potrebbe superare semplicemente omogeneizzandosi o neutraliz-
zandole, ma accettandole e tentando delle mediazioni. Non significa puntare al ri-
basso ma trovare elementi che possano essere di comune interesse. L’obiettivo è
chiaro, bisogna solo non demordere e tracciare assieme un’unica strada, solo così si
potrà competere con le sfide che ci attendono nell’immediato futuro. Non dobbiamo
solo guardare alle esigenze della nostra singola categoria ma dobbiamo farci carico
delle esigenze degli altri secondo un principio molto caro a uno dei miei autori pre-
feriti, Dostoevskij: il principio della corresponsabilità umana, ognuno è responsabi-
le degli altri, delle loro azioni e del loro essere. Solo capendo questa massima, che
non vale solo per i giovani imprenditori ma per tutte le persone, potremo migliorare
il mondo in cui viviamo.
OCCUPATI SECONDO SETTORE E POSIZIONE IN TRENTINO
Secondo trimestre 2010
SETTORE
DIPENDENTI
INDIPENDENTI
TOTALE
Agricoltura
2.810
5.789
8.599
Industria
2.810
10.824
59.892
Terziario
12.8620
31.207
159.827
Totale
180.498
47.820
228.318
1...,56,57,58,59,60,61,62,63,64,65 67,68,69,70,71,72,73,74,75,76,...112