prospettive
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Luca Zeni
Lei è simbolo di una cultura della montagna che si basa sull’etica, su un legame
profondo tra l’uomo e l’ambiente in cui vive. Lo spopolamento della montagna è un
problema che vivono molte realtà del mondo e delle Alpi, pensiamo solo alla vicina
provincia di Belluno.
Lei è un vulcano di idee, e ha saputo inventare proposte che valorizzano e permettono
di percepire cosa sia la montagna, come il Messner Mountain Museum. In questi gior-
ni propone di collegare le Dolomiti a Venezia, per valorizzarle facendole entrare in un
circuito turistico importante.
Cosa manca alla politica per riuscire a far vivere pienamente la montagna? Le risorse o
la capacità di comprendere il senso profondo e l’opportunità che offre a ognuno di noi?
Reinhold Messner
In questo periodo sto proprio approfondendo questo tema. L’idea di legare le Do-
lomiti a Venezia nasce da una constatazione pratica. A Venezia sono presenti un
aeroporto importante e un circuito turistico internazionale di grandi dimensioni. I
turisti di tutto il mondo che visitano Venezia potrebbero essere almeno in parte
interessati a visitare le Dolomiti.
Del resto dobbiamo partire da un’analisi pratica per valutare il rapporto tra l’uomo
e la montagna. L’uomo vive sulle Alpi da almeno 5-8000 anni, e questo è molto più
importante della montagna intesa come mera roccia. Purtroppo quando le Dolomiti
sono diventate patrimonio dell’Unesco, lo sono diventate soltanto da un punto di
vista naturale ma non da quello culturale: questo non è un fatto molto positivo per
noi, ma non siamo stati capaci di estendere il riconoscimento anche alla cultura
perché nella realtà gran parte delle Dolomiti ha perso i montanari.
Non sto parlando da alpinista. L’alpinismo rappresenta una piccola parte del turi-
smo, in realtà sono le popolazioni che vivono la montagna il vero volano. Purtrop-
po molte zone hanno visto uno spopolamento della montagna, sia in Trentino, sia
soprattutto nel bellunese, con punte dell’80%. Nel corso del tempo i montanari nel
bellunese hanno lasciato la montagna per cercare lavoro a valle, soprattutto nell’in-
dustria ottica, lavoro che oggi non c’è più; in Trentino sono invece scesi a valle per
la debolezza dell’agricoltura di montagna.
Così oggi che il lavoro scarseggia è difficile tornare sulle malghe e sui masi che nel
frattempo sono divenuto bosco incolto. Oggi la chiave è riuscire a far sì che la com-
binazione tra turismo e agricoltura diventi il motore dell’economia sulle Alpi. Sulle
Alpi non possiamo avere la grande industria, poiché abbiamo costi maggiori che in
pianura: si possono avere alcune imprese specializzate in alcuni settori – ad esempio
funivie, costruzioni con il legno, eliche per il vento.. – ma non le grandi industrie.
Reinhold Messner
Agricoltura e turismo per salvare la montagna
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