Prospettive
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mansioni alberghiere). I ciclici rientri nel contesto d’origine, sommati ai ritmi
densi e alla contiguità dei luoghi di lavoro con quelli del tempo libero, limitano
fortemente – infatti – le possibilità dei lavoratori immigrati di intessere relazioni
proficue con il contesto sociale locale. Durante la stagione gli immigrati sono
letteralmente immersi nel lavoro, nei periodi che intercorrono tra una stagione
e l’altra non sono fisicamente presenti all’interno della realtà locale. Ne con-
segue che dal punto d’osservazione del contesto locale gli immigrati esistono
solo in quanto lavoratori.
Queste quattro dinamiche condizionano nella sostanza i rapporti umani che legano
autoctoni e stranieri e ostacolano processi di reale integrazione a favore di una ben
meno impegnativa tolleranza.
Tutto ciò è declinabile e riscontrabile anche in Trentino, con almeno una precisazio-
ne. Le risorse e l’Autonomia che contraddistinguono il nostro contesto provinciale
garantiscono un elevato standard della qualità della vita sociale che si estende an-
che agli stranieri, ciò consente di ridurre sensibilmente il rischio di deflagrazione
delle tensioni sociali implicite al rapporto con gli stranieri.
A questo proposito però, ciò che il lavoro di ricerca – che ho seguito in preparazione
della mia tesi – ha messo in evidenza è che a fronte di una autorappresentazione
molto alta, anche la società trentina esprime una visione funzionalistica ed unidi-
rezionale della presenza immigrata. Il rappresentarsi come una comunità efficiente
e efficace, in cui la qualità della gestione della cosa pubblica garantisce un’elevata
qualità della vita a tutti i residenti, produce l’effetto, spesso non colto, di mettere
chi viene da fuori – soprattutto se si tratta di soggetti deboli come gli immigrati –
nelle condizioni di doversi adattare in maniera unidirezionale alle norme non scritte
che caratterizzano la comunità provinciale.
“Non ci sono grossi problemi, ma neppure reale integrazione”, questa in estrema
sintesi il giudizio espresso sia dai datori di lavoro che dagli immigrati intervistati
sulla realtà trentina. Un giudizio che conferma la richiesta implicita di adattamento
che il contesto locale esprime nei confronti degli “alieni” immigrati.
ITALIA
TRENTINO
Popolazione
60.340.328
524.826
Di cui stranieri
4.235.059 (7%)
46.044 (8,1%)
Percentuale presenze dei principali gruppi stranieri presenti in Trentino
13,5
14
14,5
15
15,5
16
16,5
17
ex Jugoslavia
maghrebini
albanesi
romeni
percentuale presenze dei principali gruppi stranieri
presenti in Trentino:
1...,40,41,42,43,44,45,46,47,48,49 51,52,53,54,55,56,57,58,59,60,...112