Con questa interrogazione sostengo il progetto di pubblicazione on-line, in maniera organizzata e organica, dei materiali didattici relativi ai corsi di laurea triennale, magistrale e PhD.

 

Ill.mo signor

Bruno Dorigatti

Presidente del Consiglio provinciale

 

Interrogazione n. 4405

 

 

Il 2012 per l’Università di Trento si è aperto con nuovi progetti tesi ad aprire grandi finestre di comunicazione verso l’esterno per rafforzare il modello di un’università differente, innovativa, dinamica e aperta al nuovo che da sempre ha caratterizzato il nostro ateneo.

Le sfide principali sono rivolte alla ricerca di un modello naturale ed efficiente per permettere l’evoluzione di un paradigma d’insegnamento ancora troppo “docente centrico”.

La vastità di risorse che abbiamo a disposizione al giorno d’oggi per studiare, infatti, fa sì che nuove opportunità di apprendimento si stiano facendo strada mettendo a diretto contatto gli studenti con altri studenti, con i docenti o con i tutor.

In quest’ottica è nata l’idea di pubblicare on-line, in maniera organizzata e organica, i materiali didattici relativi ai corsi di laurea triennale, magistrale e PhD tenuti presso la nostra università.

In questo modo sarà possibile offrire a qualunque persona, ovunque si trovi, la possibilità di accedere, con strumenti alla portata di chiunque, un computer ed un collegamento internet, ad adeguate opportunità didattiche e culturali per raggiungere qualsiasi conoscenza o formazione questa desideri.

La distribuzione dei contenuti tramite web andrà a porre la nostra università all’avanguardia nella rivoluzione tecnologica dell’istruzione.

La pubblicazione su internet darà così la possibilità

a) di accedere a questa offerta direttamente attraverso le reti cellulari e Wi-Fi

b) di cercare i contenuti che si desiderano, scaricarli e riprodurli creando un coinvolgimento costante e trasformando qualsiasi luogo dal caffè all’autobus, dal parco alla piazza in un luogo di apprendimento.

La facilità e l’intuitività nel reperimento del materiale può rappresentare uno strumento di apprendimento potente e accessibile anche per gli studenti con disabilità.

 

Agli studenti, darebbe la possibilità di:

•   aumentare le competenze personali perché avrebbero la possibilità di vedere i video delle lezioni tenute da docenti di altri corsi con la conseguenza che si incoraggerebbe l’interscambio di conoscenza tra differenti corsi di studio;

•   migliorare la pianificazione del corso di studi;

•   approfondire i corsi di cui si stanno seguendo le lezioni, interagendo in real-time con altri studenti collegati o con il docente stesso;

•   rivedere le parti di una lezione che durante lo studio individuale non risultano chiare nella loro interezza;

•   ai ragazzi con esigenze fisiche e motorie particolari, si potrebbe consentire di avere “la scuola/le lezioni a casa”, così da farli imparare al loro ritmo e in un ambiente più confortevole;

•   agli ipovedenti si darebbe la possibilità di seguire le lezioni, fare gli esercizi proposti dai docenti, comunicare e confrontarsi con altri studenti grazie all’utilizzo di applicazioni screen-reader compatibili sui PC, tablet, smartphone,… e si potrebbero offrire funzionalità volte ad aiutarli nella ricerca delle informazioni necessarie (es: VoiceOver x iPhone).

 

Per i docenti potrebbe essere utile per:

•   imparare o creare nuovi metodi/tecniche di insegnamento visto che sarebbero poi soggetti a feedback da parte dei ragazzi che seguono i corsi

•   aiutarli a rendere la lezione maggiormente interattiva riuscendo così a stimolare maggiormente la presenza e l’interessamento degli studenti;

•   inserire materiali per i corsi da loro tenuti (es: inserire ricerche, studi, articoli,….);

•   trovare materiale di riferimento x gli studenti (es: inserire link a siti specifici,…);

•   incrementare il curriculum del dipartimento/facoltà;

•   i professori di altri istituti (superiori o altre università) che ritengono una determinata lezione interessante avranno la possibilità di utilizzare i contenuti audio e video per arricchire le loro lezioni.

 

Tutti coloro che non sono iscritti all’università potrebbero usufruirne per:

•   esplorare aree che rientrano nei loro interessi ma non hanno la possibilità di seguire un corso universitario per motivi di tempo o di denaro;

•   rivedere/approfondire concetti base utili per la loro professione;

•   prepararsi per una futura iscrizione all’università;

•   mantenersi aggiornati sugli sviluppi nel proprio campo lavorativo;

•   avere materiale che possa servire per completare lavori o progetti in corso.

 

A sostenere questa iniziativa vi sono i numeri che ben spiegano quali sono le dimensioni e le potenzialità di questa “rivoluzione” nell’insegnamento e nella diffusione della cultura universitaria alla quale ha creduto per primo il MIT di Boston nel 2002, con la geniale iniziativa OpenCourseWare, riuscendo a definire nuovi standard per l’e-learning e per l’apprendimento totale.

Stando a quanto pubblicato sul sito del MIT1 all’inizio di gennaio 2012, il sito OpenCourseWare ha avuto fino ad ora 131 milioni di contatti da parte di 93 milioni di visitatori provenienti “virtualmente” da tutto il mondo, con una media di circa 1 milione di visite al mese e più di 500.000 visite mensili per la sola pagina dei corsi tradotti.

Per quanto riguarda l’Italia, l’università di Pisa, in un solo anno, ha visto crescere il proprio progetto in maniera importante riuscendo ad ampliare la propria libreria di prodotti dai 150 iniziali agli attuali 650 e negli ultimi mesi ha raggiunto un trend di 200.000 visite/mese.

 

L’interesse per questo tipo di offerta è dimostrato anche dai dati pubblicati sul sito del MIT OpenCourseWare.

Nello specifico, l’iniziativa di Boston, ha già un effetto così significativo sulla società che i visitatori stessi sono i primi a ritenere che nel futuro essa avrà un impatto ancora maggiore al punto che:

- il 96% degli insegnanti che ne fa uso dice che questo progetto è e sarà un aiuto a migliore i loro corsi

- tra i visitatori il 96% di costoro lo raccomandano ad altri e l’80% afferma che l’effetto dell’OpenCourseWare è positivo o estremamente positivo.

 

Il voler migliorare il servizio proposto dall’università è quindi fondamentale per poter sperare di garantire un futuro migliore alle generazioni che verranno, perché solo se saremo in grado di diffondere la cultura di livello universitario a tutti, potremo sperare di migliorare la qualità della vita di molti e non di pochi.

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1: pagina http://ocw.mit.edu/about/site-statistics/

 

Tanto premesso

interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente

per sapere se è ritenuto valido e meritevole di finanziamenti il progetto di pubblicazione on-line, in maniera organizzata e organica, dei materiali didattici relativi ai corsi di laurea triennale, magistrale e PhD e quindi se la Provincia inserirà nel prossimo accordo di programma con l’Università si Trento o nell’atto di indirizzo per la ricerca e l’alta formazione disposizioni e risorse finanziarie specifiche.
cons. Luca Zeni

 

Trento, 23 aprile 2012

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