Di seguito il testo dell’Ordine del Giorno, approvato nella Seduta Consiliare del 19 giugno 2013 che mira a sollecitare ed aiutare il comune di Trento nell’essere più coraggioso nel perseguire l’obiettivo di avere una città vivace e ricca di musica suonata, nelle piazze e nei locali.

 

Ill.mo Signor

Bruno Dorigatti

Presidente del Consiglio provinciale

Proposta di ordine del giorno al disegno di legge n. 327/XIV, “Modificazioni della legge provinciale sulle attività culturali: interventi a favore dello spettacolo

Trento è una città universitaria, e vuole essere città turistica. Questo comporta una capacità di richiamo attraverso proposte culturali variegate, ampie, inclusive e rivolte ad una molteplicità da possibili fruitori.

Come in tutte le città italiane e europee con queste caratteristiche non è possibile ridurre le offerte culturali nei soli orari diurni, ma è necessario, proprio per raggiungere un pubblico più ampio e per soddisfare una richiesta di partecipazione culturale diffusa permettere che le manifestazioni culturali si svolgano anche in orari serali e notturni. È quindi importante porre le condizioni perché la città si animi anche la sera, con musica dal vivo e altre offerte culturali diffuse.

Purtroppo Trento si contraddistingue per una certa chiusura, che è prima di tutto nella mentalità di alcuni suoi residenti. Qualcuno teme pericoli per la sicurezza pubblica non tenendo conto che la migliore garanzia in questo campo è data dalla presenza di persone per le strade, nei locali pubblici, a spasso in città. Del resto una città deserta è il paradiso dei delinquenti.

Altri chiedono il rispetto della quiete pubblica nelle ore notturne. Questo è un diritto che può entrare in contrasto con l’altrettanto valido diritto alla socializzazione, ma è possibile trovare soluzioni accettabili per tutti.

Per farlo è però necessario un ruolo attivo della pubblica amministrazione che non può limitarsi a misurare i decibel del suono diffuso o del chiacchiericcio serale o, cosa per fortuna superata, il numero dei componenti dei complessi musicali. Una pubblica amministrazione che cerca di essere regia, attore, deve mediare e promuovere la vita della città.

È possibile sperimentare forme di mediazione diverse dalla semplice attuazione pedissequa del regolamento, che certo tutela maggiormente e comporta meno responsabilità, ma non è un servizio positivo. Per esempio è possibile pensare a forme di compensazione del disturbo che può essere arrecato ai residente magari tramite incentivi, sconti su alcune imposte comunali o, perché no, sconti per cinema, teatri o eventi sportivi.

Tanto premesso

il Consiglio impegna la Giunta provinciale

a sollecitare ed aiutare i comuni, e in particolare il comune di Trento, nell’essere più coraggioso nel perseguire l’obiettivo di avere una città vivace, ricca di offerte culturali diffuse con musica dal vivo nelle piazze e nei locali, anche attraverso un ruolo attivo della pubblica amministrazione, che può utilizzare la leva fiscale o altre strumenti più fantasiosi per favorire una pacifica convivenza con i residenti.

cons. Luca Zeni

Trento, 19 giugno 2013

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