Proposta di mozione
Modifica dei criteri di ammissione ai percorsi full immersion di lingua inglese e tedesca in Paesi dell’Unione Europea
Con la delibera n. 1761 dell’8 novembre 2019, la Giunta provinciale ha approvato l’avviso per ammettere al programma di mobilità all’estero per la frequenza di percorsi full immersion di lingua inglese e tedesca in Paesi dell’Unione Europea. Il progetto, rivolto agli studenti e finanziato nell’ambito del Programma Operativo Fondo sociale europeo 2014-2020 della Provincia autonoma di Trento, è organizzato interamente dall’Amministrazione provinciale.
Il programma, finanziato con 1.200.000 € sufficiente a consentire la partecipazione di 600 studenti, è finalizzato al potenziamento e al miglioramento delle competenze linguistiche dei nostri studenti. Gli ammessi, dovranno infatti frequentare un percorso di lingua straniera della durata di tre settimane, articolato in 20 ore settimanali di attività formative e culturali in full immersion.
L’ammissione, vincolata all’effettuazione di un test in ingresso, avviene secondo l’ordine di inserimento nelle graduatorie differenziate per lingua (tedesco e inglese) e per l’età dei partecipanti, tenuto conto dell’indicatore ICE 2019. Quest’ultimo, tuttavia, non è necessario solo ai fini della formazione delle graduatorie e della determinazione della quota di compartecipazione, ma rappresenta una vera e propria soglia vincolante alla possibilità di partecipare.
Nell’informativa diffusa dalla Provincia, infatti, si indica, tra i requisiti vincolanti all’ammissione, quello di avere: “un indicatore di condizione economica ICEF 2019 risultante dalla Domanda Unica inferiore a 0,60”. Simile previsione non comporta dunque solo che venga stabilita su base ICEF la quota di compartecipazione a carico delle famiglie (oggi compresa tra un minimo di Euro 400,00 e un massimo di Euro 1.400,00), ma sancisce l’automatica esclusione dal progetto di quei nuclei famigliari collocati, per reddito, al di sopra della soglia fissata.
Una scelta, questa, che desta non poche perplessità. Perché se è certamente legittimo, ed anzi doveroso, commisurare l’esborso delle famiglie alle rispettive disponibilità economiche, ingiustamente penalizzante appare la scelta di non ammettere affatto gli studenti che appartengono a nuclei famigliari il cui reddito è superiore a 0,60.
Ben più ragionevole e corretto sembrerebbe infatti aprire alla possibilità, anche per questi ultimi, di partecipare (previa selezione e test d’ingresso), prevedendo naturalmente una maggiore e sempre crescente compartecipazione della famiglia alle spese, compartecipazione che potrebbe arrivare anche alla totale coperture dei costi da sostenere.
Tanto premesso, il Consiglio impegna la Giunta,
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a rivedere i criteri d’ammissione ai percorsi full immersion di lingua inglese e tedesca in Paesi dell’Unione Europea, contemperando anche la partecipazione degli studenti il cui nucleo familiare avesse un indicatore di condizione economica ICEF 2019 superiore a 0,60, e prevedendo per quest’ultimi soglie di compartecipazione sempre crescenti,fino alla totale coperture dei costi da parte della famiglia.