Saranno incentivati le attività motorie e i corretti stili di vita: 400.000 euro annui

L’Adige

Si chiama «sport di cittadinanza» lo strumento pensato dalla giunta provinciale per diffondere e incentivare le iniziative che favoriscano l’attività motoria e i corretti stili di vita tra la popolazione trentina. Previsto dalla legge provinciale sullo sport del 2016 ora il progetto di promozione potrà diventare operativo con l’approvazione di una delibera che regolamenta le modalità di erogazione e accesso ai contributi pubblici, previsti in circa 400.000 euro all’anno. La proposta, presentata dall’ assessore allo sport e alla salute Luca Zeni, è stata pre adottata nella seduta di venerdì scorso, dovrà ora passare al vaglio della commissione legislativa del consiglio provinciale per diventare operativa con l’approvazione in giunta prima delle elezioni.

Partendo dal presupposto che l’attività sportiva non va più considerata solo come piacere individuale e attività di preparazione alle competizioni ma anche come attività che svolge un ruolo sociale, culturale, educativo e ricreativo, oltre che fare bene alla salute, la delibera considera un dovere per la comunità allargarne e incentivarne la pratica.

«È un provvedimento molto atteso dal mondo dello sport e del sociale – afferma Zeni – ed ha una connotazione di grande valore per ciò che comporta in campo educativo, della salute pubblica, della prevenzione e per l’ impatto positivo nelle situazioni di fragilità come la vecchiaia o la disabilità». L’ assessore ne sottolinea l’impatto ad esempio tra i giovani, per i quali l’attività sportiva è fattore di crescita e di promozione dei valori di relazione perché mette tutti sullo stesso piano: «Inoltre – sottolinea – l’ attività sportiva è una delle chiavi per prevenire malattie come l’obesità o il diabete giovanile, purtroppo molto diffuse e che possono essere evitate». Venerdì scorso Zeni ha assistito a Gardolo ai «Giochi senza barriere» organizzati dall’Anfass rafforzandosi nella convinzione di quanto possano essere utili le iniziative di incentivazione della pratica sportiva nel mondo della disabilità, così come anche tra gli anziani, sia come legante sociale che per un discorso di benessere fisico.

Le domande di contributo su progetti specifici potranno essere presentate dalle federazioni sportive e gli enti di promozione, anche in collaborazione con le singole società sportive affiliate. I progetti dovranno essere rivolti a favorire la partecipazione, aumentare il numero di persone che praticano attività motoria, dovranno incentivare i corretti stili di vita, favorire le relazioni sociali.
Il contributo coprirà l’ 80% delle spese ammissibili con un limite massimo di 30.000 euro per una singola iniziativa. Le spese oggetto di contributo potranno riguardare il materiale promozionale, i costi per istruttori e allenatori, le sale dei corsi, i costi per il noleggio delle attrezzature, il trasporto degli atleti, le spese per docenti e relatori e i rimborsi del 50% della quota di iscrizione (se prevista la riduzione) per gli utenti disabili, i minorenni e gli over 65. Le domande presentate verranno messe in graduatoria e avranno un punteggio in base alla qualità della proposta il fatto di essere destinati a giovani, anziani o disabili. F.G

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