Interrogazione

SOSPESO IL SOCCORSO NOTTURNO. RAGIONI TECNICHE O CULTURA DELLA PAURA?

Nei giorni scorsi, attraverso una intervista del Dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, Foreste e Fauna apparsa su di un quotidiano locale, la Provincia comunicava la volontà di modificare i criteri attraverso i quali vengono svolte le operazioni di soccorso in caso di persone scomparse.

Veniva quindi spiegato che, a causa della diffusa presenza nei boschi dei grandi carnivori, le operazioni di soccorso sono diventate troppo pericolose e che, pertanto, su tutto il territorio provinciale si sospenderanno le operazioni di soccorso in caso di persone scomparse – adulte o minori che siano – nelle ore notturne.

Queste affermazioni hanno suscitato stupore e preoccupazioni diffuse, tanto che i Sindaci, per il tramite del Consiglio delle Autonomie locali, hanno subito chiesto un incontro urgente per un confronto in merito.
Al di là delle modalità della comunicazione, a lasciare oltremodo perplessi è il merito delle considerazioni svolte. Il primo luogo da sempre c’è una valutazione concreta del rischio da parte di chi deve coordinare una operazione di soccorso: ad esempio, in caso di incidente da valanga, prima di intervenire viene sempre svolta una valutazione del rischio rispetto alla stabilità del manto nevoso. Per questo, prevedere automatismi, cioè la sospensione delle ricerche ovunque e sempre di notte, appare senza senso.

Il secondo luogo non si comprende la ragione di tale proposta. I grandi carnivori sono presenti in moltissimi Paesi del mondo occidentale, ma non risulta che i soccorsi vengano sospesi di notte a causa di tali presenze. Le operazioni di soccorso non vengono infatti realizzate in silenzio da singoli operatori dentro un recinto, bensì da almeno un gruppo che agisce in modo rumoroso, in un ambiente aperto, ovvero in condizioni che portano orsi e lupi ad allontanarsi il più possibile dall’uomo. Se dei problemi dovessero esserci con i cani molecolari lasciati liberi, sarà eventualmente su quelli che si valuterà la specifica situazione e se ne limiterà l’uso in determinati contesti.

Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

- se viene confermata la volontà di adottare meccanismi automatici che portino alla sospensione di ogni attività di soccorso notturno e per quali ragioni;

- se tali iniziative abbiano soprattutto lo scopo di continuare a mantenere alta l’attenzione mediatica sul tema dell’orso, alimentando i timori nella popolazione e distogliendo l’attenzione dalle carenze gestionali sui grandi carnivori da parte della Provincia;

- se è stato svolto uno studio comparativo, rispetto alle metodologie di soccorso utilizzate nei Paesi occidentali che vedono la presenza di orsi e lupi e in quali casi e con quali modalità vengono sospese in automatico le operazioni di soccorso notturno a causa della presenza di questi animali.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

avv. Luca Zeni