SICUREZZA SUL LAVORO. COSA FA LA GIUNTA PROVINCIALE?

Luca Zeni del PD chiede conto al governo provinciale degli impegni assunti in materia di sicurezza sul lavoro.

Nel giugno scorso, il Consiglio provinciale impegnava la Giunta, con la risoluzione n. 76/XVI, a consolidare e potenziare il sistema della sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché a valorizzare la collaborazione istituzionale fra livello provinciale e statale; investire nella cultura della sicurezza sul lavoro e creare un fondo per tali scopi con le risorse derivanti dalle sanzioni.

A distanza di quasi un anno e viste intatte la centralità e l’attualità del problema, il Consigliere del PD Luca Zeni ha depositato oggi una specifica interrogazione per chiedere conto alla Giunta provinciale degli impegni assunti con quella risoluzione e, segnatamente, quali atti concreti si siano fin qui realizzati; con quali investimenti sul fronte della cultura della sicurezza e se sia stato istituito o meno il fondo per la sicurezza sul lavoro, secondo quanto previsto dal Decreto legislativo n. 81/2008, finanziando il medesimo con i proventi delle sanzioni in materia di lavoro.

 

Interrogazione 

Sicurezza sul lavoro: gli impegni della Giunta

La risoluzione 76/XVI “Azioni volte al miglioramento della sicurezza sul lavoro in provincia di Trento” approvata dal Consiglio nella seduta del 22 giugno 2021, impegna la Giunta provinciale

1. a consolidare e potenziare il sistema della sicurezza sui luoghi di lavoro (SSL) previsto dal decreto legislativo n. 81 del 2008, a partire dalla sede principale di confronto tra i diversi attori della prevenzione, con una maggiore attenzione alla partecipazione e supportando il comitato di coordinamento quale cabina di regia provinciale con un organismo operativo, come previsto dallo stesso decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 2007;

2. a valorizzare e potenziare il valore della collaborazione istituzionale, integrando il livello provinciale con il livello nazionale;

3. a potenziare la collaborazione e le attività tra i servizi di vigilanza sulla sicurezza sul lavoro e quelli sulla regolarità dei rapporti di lavoro;

4. a investire in maniera determinante verso la cultura della sicurezza: da un lato la formazione dei lavoratori in materia di SSL va supportata e potenziata anche attraverso l’esperienza di TSM, Agenzia del lavoro e servizi di prevenzione. L’aspetto di maggior rilievo va considerato però per quanto riguarda le scuole: la cultura della sicurezza è efficace se insegnata fino dall’età scolare;

5. a provvedere ad un utilizzo finalizzato delle risorse derivanti dalle sanzioni a seguito di violazione delle norme antinfortunistiche e valutare in tal senso l’istituzione di un fondo per la sicurezza sul lavoro secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 81 del 2008 finanziato con i proventi ex decreto legislativo n. 758 del 1994.

La risoluzione prendeva spunto dai dati INAIL relativi agli anni 2018-2020 esposti nella Conferenza d’informazione sulla salute e sicurezza sul lavoro svoltasi il 15 febbraio 2021. Dati, definiti nella premessa “preoccupanti”, che purtroppo non sembrano migliorati nell’ultimo biennio.

Gli impegni della Giunta elencati nella risoluzione 76/XVI sono precisi, puntuali e, a distanza di quasi due anni dalla loro adozione, verificabili.

Tanto premesso

interrogo la Giunta e l’Assessore competente

per sapere

  • quali atti concreti siano stati compiuti dalla Giunta per onorare gli impegni che il Consiglio le ha affidata con la Risoluzione 76/XVI “Azioni volte al miglioramento della sicurezza sul lavoro in provincia di Trento”;

  • quali investimenti verso la cultura della sicurezza siano stati programmati e realizzati;

  • se si sia provveduto, o si intenda provvedere, a disporre un utilizzo finalizzato a migliorare la sicurezza sul lavoro delle risorse derivanti dalle sanzioni a seguito di violazione delle norme antinfortunistiche;

  • se si sia valutato, e con quali esiti, l’istituzione di un fondo per la sicurezza sul lavoro secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 81 del 2008 finanziato con i proventi ex decreto legislativo n. 758 del 1994.

cons. Luca Zeni

A norma di regolamento chiedo risposta scritta.