COMUNICATO STAMPA
Comunicazione della Giunta in Aula sul tema della Sanità:
soddisfazione del cons. Zeni per l’approvazione della sua risoluzione, ma grande perplessità per l’approssimazione e la mancanza di chiarezza con la quale la Giunta sta muovendosi in un settore così delicato.
La richiesta delle minoranze che la Giunta riferisse in Aula sulla sanità, ha permesso oggi al Consiglio provinciale di entrare nel merito di un tema molto importante sul quale, la maggioranza, ha continuato fino ad ora ad alternare propaganda e annunci.
Abbiamo innanzitutto preso atto che l’Esecutivo provinciale ha dato mandato all’Azienda sanitaria di elaborare proposte di risparmio, prospettando in questo senso una riduzione di risorse alla sanità stimate, a regime, in 50 milioni di euro l’anno.
Durante il dibattito, il presidente Fugatti ha poi definitivamente posto una pietra tombale sulla speranza di riaprire alcuni punti nascita poiché, ha riferito all’Aula: “con la normativa vigente non hanno diritto alla deroga”. E se da una lato siamo lieti che il presidente Fugatti abbia finalmente scoperto che esiste una normativa da rispettare, prevista a tutela di donne e nascituri, non possiamo non sottolineare la capriola che questa sua ammissione contiene rispetto alle tante promesse elettorali.
E’ stata infine approvata la risoluzione proposta dal cons. Zeni e sottoscritta da tutto il Gruppo del Partito Democratico del Trentino e poi dall’intera minoranza, che chiedeva fosse previsto un confronto costante con professionisti, operatori sanitari e associazioni dei malati, rispetto agli annunciati percorsi di “razionalizzazione” della spesa. Una risoluzione che, soprattutto, affrontava il tema dei farmaci oncologici. Farmaci che l’assessora Segnana aveva del tutto inopportunamente inserito nelle aree da far oggetto del risparmio di spesa. Considerato il settore, particolarmente regolamentato e delicato, la mozione approvata dal Consiglio impegnerà la Giunta a “considerare la lotta al cancro una priorità assoluta, e nel rispetto della normativa sull’appropriatezza e sulla responsabilità del medico rispetto al percorso terapeutico, a non individuare l’area oncologica come oggetto di risparmio di spesa”.
Trento, 29 maggio 2019