il referendum ormai è arrivato. Si vota domenica 12 giugno dalle 8 alle 22 e lunedì 13 dalle 7 alle 15. Scegliamo 4 si!

Il dibattito si è svolto soprattutto (giustamente) su pro e contro “tecnici” dei quesiti.

Ma c’è un filo conduttore che lega acqua, nucleare e legittimo impedimento.

Un filo conduttore che è di impostazione culturale, politica, filosofica. La scelta tra il SI e il NO è in realtà una scelta tra due diverse visioni: una che spinge sulla logica di quel mercato senza regole che ha portato alla crisi economica degli ultimi anni, l’altra che punta invece su un modello di sviluppo sostenibile e più attento alla persona.

Una scelta che ha molto a che fare con il Trentino, che per storia, cultura, percorso, possiede una comunità capace di guardare avanti, aprirsi all’innovazione, ma tenendo ben presente le nostre radici e la centralità della persona.

Per questo credo che sia giusto scegliere di continuare a investire sull’energia pulita anziché sul nucleare (con ciò creando una rete “democratica” di piccole produzioni di energia e non pochi punti centralizzati; per il Trentino in particolare la green economy rappresenta un settore economico crescente, con molta occupazione qualificata).

Per questo credo sia giusto scegliere di mantenere l’acqua bene comune, e non lasciare l’obbligatorietà della gestione privata con la garanzia per legge del profitto (!).

 

Concludo invitando ad andare a votare prima possibile, per mostrare sin dalla domenica mattina che il quorum è un obiettivo raggiungibile, e motivare i dubbiosi.

 

Grazie dell’attenzione

 

Luca Zeni

 

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