Interrogazione
RECUPERO DEI SITI STORICI ABBANDONATI
Nei giorni scorsi si è tenuto a Campo Lomaso, nelle Giudicarie Esteriori, un incontro voluto da una pluralità di soggetti del territorio, ovvero il Comune di Comano Terme, la Fondazione “don Lorenzo Guetti”, la Cassa Rurale Alto Garda e Ledro e, buon ultimo, la Provincia, attorno al delicato tema del futuro di un immobile seicentesco, per secoli destinato a convento per i frati dell’Ordine francescano, addossato ad una chiesa del XIV secolo e ricompreso in un compendio immobiliare dov’è collocata anche l’abitazione natale del poeta e scrittore Giovanni Prati.
Il convegno, affollato anche da un numeroso pubblico, ha consentito la presentazione di materiale storico e di contributi delle memorie locali per una sorta di processo ricostruttivo della vicenda dell’immobile e per trovare insieme soluzioni utili ad un suo riutilizzo futuro, in chiave anche di rilancio di un’area geografica forse un po’ esterna ai grandi flussi turistici sia estivi che invernali. Architetti, ingegneri, agronomi, forestali ed Amministrazioni pubbliche elaboreranno poi idee progettuali per un riuso della struttura a fini culturali, formativi e di promozione del territorio.
Si tratta in buona sostanza di un esempio virtuoso di sinergie positive fra soggetti diversi del territorio; un esempio che meriterebbe di essere seguito con attenzione anche in altre geografie provinciali ed in relazione a manufatti storici che rischiano il completo degrado e l’abbandono e che invece potrebbero e dovrebbero trovare un loro rilancio, anche come chiave di sviluppo dei territori che li ospitano.
Ovunque le nostre valli sono disseminate di strutture ed immobili di antica radice storica; famosi un tempo e funzionali allo sviluppo delle società di allora, come scuole ed istituti religiosi e che oggi paiono avviati ad un inesorabile declino.
E’ noto che l’abbandono di simili realtà rischia di ingenerare, a sua volta, processi di lento disfacimento di determinate aree geografiche, nel fondovalle come in montagna, in una sorta di progressivo abbandono delle periferie che va invece scongiurato in ogni modo.
A tale proposito sarebbe interessante sapere se esiste già, ad esempio, una mappatura dei luoghi storici di pregio ed in stato di abbandono presenti sul territorio e se l’esperienza di Campo Lomaso fosse esportabile anche altrove, per un complessivo recupero dei manufatti e dei territori dove gli stessi sono collocati. In quest’ambito si potrebbe così dar vita anche a “start up” per giovani interessati al recupero e riuso di tali immobili, ricomprendendo in esse professionalità varie e competenze plurali.
Tutto ciò premesso, si chiede cortesemente di poter interrogare la Giunta provinciale per sapere:
- se esiste una mappatura come quella richiamata in premessa e cosa eventualmente la stessa riporta;
- nel caso di risposta negativa al primo quesito, si chiede se la Provincia possa promuovere un simile lavoro, anche affidandolo a giovani professionisti trentini;
- se, qualora ottenuta questa mappatura, fosse possibile articolare un progetto formativo capace di favorire iniziative locali come quella di Campo Lomaso per tutti i territori eventualmente interessati.
A norma di regolamento si richiede risposta scritta.
Distinti saluti.
- avv. Luca Zeni -