Interrogazione
Grato per la risposta alla mia precedente interrogazione n. 1763/XVI, colgo però nella Sua nota alcune questioni che meritano, senza dubbio, un approfondimento ulteriore, soprattutto in tema di coinvolgimento dei Consiglieri nelle “visite guidate”. Dalle tabelle delle presenze da Lei fornite in allegato alla risposta citata emergono alcuni dati sui quali riflettere.
Anzitutto su di un totale di cinquantuno visite dei Circoli Anziani risultano ben quindici Suoi accompagnamenti, mentre gli altri sono suddivisi fra otto in carico ai Consiglieri di minoranza e sette in carico ai Consiglieri di maggioranza. Ma ciò che più stupisce è la distribuzione di tali incarichi, distribuzione che vede ampiamente privilegiati alcuni Consiglieri e per nulla considerati altri. Ciò che non si capisce è il criterio di scelta che non favorisce nessuna rotazione, ma va ad interessare alcuni a scapito di altri e così, su di un totale di trentacinque Consiglieri, ai quali va però sottratto il numero di coloro che ricoprono incarichi istituzionali, solo quindici in totale sono chiamati, anche ripetutamente, agli accompagnamenti, mentre tutti gli altri ne rimangono esclusi.
Ora, posto che tale opzione si deve per forza basare su di un criterio di scelta, sarebbe utile conoscere quale meccanismo si è di fatto applicato per consentire ad alcuni Consiglieri di essere presenti anche quattro volte e ad altri di non apparire nemmeno in una circostanza. Ma non solo. Tale dinamica si ripete poi pedissequamente anche in occasione delle visite alle scuole dove, su di un totale di undici visite guidate, quattro risultano aver goduto della Sua presenza in accompagnamento, tre di Consiglieri di minoranza e quattro dei Consiglieri di maggioranza. “Nulla quaestio” se tutto ciò poggiasse su di un qualche criterio tecnico capace di giustificare queste scelte, ma sembra invece che tutto faccia perno solo sulla discrezionalità del Presidente del Consiglio provinciale e dei suoi Uffici, in una ulteriore riprova dell’uso strumentale delle Istituzioni pubbliche, segno distintivo, quanto imbarazzante, di questa maggioranza politica.
Tutto ciò premesso, si interroga il presidente del Consiglio provinciale per sapere:
- quale criterio tecnico/matematico sovraintende agli accompagnamenti istituzionali delle visite guidate, siano queste di gruppi specifici, di scolaresche o di eventuali particolari ospiti;
- per quale ragione non si è adottata in due anni di Legislatura una rotazione di tutti i Consiglieri, posto che il numero di visite fin qui effettuato lo consentiva ampiamente;
- a quale Ufficio rimane in capo l’organizzazione delle visite guidate e quali indicazioni lo stesso ha emanato o ha accolto come prassi, per favorire la rotazione di tutti i Consiglieri nell’accompagnamento istituzionale sopra menzionato;
- a quanto ammonta annualmente il costo in capo al Consiglio provinciale per sostenere le “visite guidate” all’Istituzione, alla sua sede ed alla Sala Depero. A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.
Distinti saluti.