Interrogazione 

Quale coordinamento nella campagna contro i tumori maschili?

Nei primi giorni di novembre sui media locali – giornali e televisioni – è stata promossa una meritoria ed importante campagna di prevenzione per la diagnosi precoce dei tumori maschili, promossa dalla Lilt Trento.

Il mese di novembre viene così dedicato a visite e consulenze gratuite, al fine di prevenire il cancro alla prostata e ai testicoli, con visite urologiche e consulenze per riconoscere i segnali d’allarme.

In particolare vengono proposte visite urologiche alla prostata per chi ha più di 50 anni, ai testicoli per chi ha tra i 20 e i 50 anni e consulenze per chi vuole capire come riconoscere segnali di allarme e casi di familiarità.

Un’iniziativa molto positiva e importante, poiché il cancro alla prostata è il tumore più frequente nella popolazione maschile, e, come per il cancro ai testicoli, la percentuale di guarigione è altissima in caso di diagnosi precoce.

Lilt è una delle maggiori associazione nell’ambito sanitario, e come tale, quando promuove iniziative di questo tipo, si coordina con l’azienda sanitaria, al fine di rendere più efficace e organizzata possibile l’attività.

Tuttavia, nonostante la pubblicità sia ancora in corso, chiamando il numero indicato per la campagna, viene comunicato che nei primi giorni di campagna sono stati esauriti i posti a disposizione, e quindi non si possono prenotare nuovi appuntamenti.

Tutto ciò premesso, si interroga la giunta provinciale per sapere

  • per quale motivo l’Azienda sanitaria non abbia previsto un supporto a Lilt, in caso di successo dell’iniziativa, per non lasciare soltanto ai primi arrivati la possibilità dello screening previsto;

  • se intenda supportare l’iniziativa della Lilt, affiancando ai medici volontari dell’associazione personale Apss, in modo da soddisfare le richieste di screening dei cittadini trentini interessati, prevedendo la possibilità di prenotazione anche nei prossimi mesi, oltre che nel mese di novembre.

Con cortese richiesta di risposta scritta.

Distinti saluti

Avv. Luca Zeni