Domenica 3 marzo si svolgeranno le primarie del Partito Democratico nazionale e quelle del Partito Democratico del Trentino.
Diciamocelo subito: per il PD non tira un’aria positiva, troppo spesso percepito come partito a tutela “del sistema”, invece che come forza riformatrice attenta alle nuove fragilità. Con la conseguenza che i partiti “antisistema” fanno breccia, e perdono poco consenso nonostante le politiche fallimentari in campo economico e istituzionale.
Nelle dinamiche di una società spesso devono compiersi dei cicli, peraltro sempre più veloci, dentro il frullatore che è la post modernità in cui viviamo. Sono certo che alla fine l’Italia ed il Trentino supereranno sia l’incompetenza rivendicata come merito dai 5stelle, sia l’individualismo esasperato ed egoista della Lega salviniana, ma perché questo accada senza che i danni siano stati troppi, occorre un’alternativa credibile.
E sono convinto che questa si può costruire soltanto utilizzando come parole chiave approfondimento, perseveranza, serietà, ragionevolezza, equità, innovazione. Non penso, come dice qualcuno, che dovremmo “usare il linguaggio loro, più semplice, magari urlato, per dire cose diverse”. Perché la forma è sostanza, e denota un diverso approccio alla vita e alla società.
Credo che dovremo però superare il vero limite che abbiamo avuto: pensare che la razionalità delle scelte fosse sufficiente per ottenere condivisione sulle stesse. Forse lo si potrebbe fare in un contesto caratterizzato da una fortissima comunità politica che insieme veicola, spiega, rivendica tali scelte. Di certo non lo siamo stati negli ultimi anni. Ma in ogni caso quello che ho capito è che la razionalità non basta. La politica è anche simbolo, sogno. I sovranisti cadranno perché sono soltanto simbologia, ma noi siamo diventati soltanto fredda ragione.
Mia moglie ha paura di volare in aereo, ma spiegarle che è irrazionale perché le statistiche dimostrano che è sicuro, non le fa passare la paura. Allo stesso modo, di fronte all’inquietudine esistenziale che caratterizza la nostra epoca, non basta spiegare lo spread e il cuneo fiscale, o i cambiamenti demografici o le percentuali sugli sbarchi dei profughi, o lo scarso utilizzo di un servizio sanitario che razionalmente va accorpato. Vale per l’Italia e vale per il Trentino. Ma forse vale per tutto l’occidente.
Non è facile, ma dovremo lavorare sul medio lungo periodo per unire alla linearità di una politica che rivendica approfondimento e serietà, nuovi simboli che facciano comprendere che un mondo più giusto è possibile.
In queste poche righe avete trovato le motivazioni della mia scelta di sostenere:
- Lucia Maestri per la segreteria provinciale del Partito Democratico del Trentino. Una persona solida, seria, coerente, che si presenta con una squadra di persone che hanno dimostrato le loro qualità con il lavoro sui rispettivi territori. Una proposta che rinuncia ai facili slogan di un giovanilismo fine a se stesso, magari sostenuto da tanti “grandi elettori” non proprio di primo pelo, e che punta invece al valore del lavoro e del coinvolgimento, con un PD trentino più radicato sui territori e aperto a nuovi cantieri. Ma la cosa più importante è che Lucia Maestri rappresenta una proposta credibile per tutte le aree moderate e progressiste alternative alla Lega. Esistono responsabilità politiche importanti rispetto al percorso che ci ha portato a perdere le ultime elezioni facendo esplodere la coalizione. Lucia lavorerà per ricostruire un campo largo, e avrà la credibilità del suo percorso coerente, mentre difficilmente potrà farlo chi ha rappresentato quelle posizioni.
- Maurizio Martina per la segreteria nazionale del PD. La sua è la posizione più equilibrata, che meglio potrà ricostruire un’area riformista ampia e trasversale. Sono contento che i candidati principali si siano più volte lanciati messaggi distensivi con la volontà di lavorare insieme, ma la proposta di Zingaretti mi pare più orientata a ricostruire l’area della sinistra tradizionale, che a sperimentare nuove vie. In Trentino, come in molte altre regioni, ci sono due liste a sostegno di Maurizio Martina. Segnalo in particolare la lista “Trentino per Martina”, composta da persone valide che potranno portare un bel contributo nell’assemblea nazionale.
Per chi desiderasse approfondire, sul sito www.partitodemocraticotrentino.it si possono trovare:
- l’elenco dei seggi nei quali si potrà votare domenica 3 marzo dalle 8 alle 20
- la mozione di Lucia Maestri
- le liste a sostegno di Lucia Maestri
- la mozione di Maurizio Martina
- la lista Trentino per Martina, composta da Valeria Parolari, Roberto Valcanover, Mariachiara Franzoia, Sergio Frassinelli, Clelia Sandri, Andrea Conti, Stefania Bresciani, Giulio Piffer
okMozione Maestri – linee programmatiche_congressoPDT2019.pdf