Politica significa visione e capacità di prevedere scenari, ma, perché non diventi astrazione, significa anche attenzione alle piccole cose. E tutti possono segnalare le problematiche che vedono e vivono, siamo qui per questo!
Di seguito una interrogazione sui tempi di attesa ai passaggi a livello delle “ferrovie trentine”.
Interrogazione
La maggior parte dei treni che percorrono la ferrovia della Valsugana nel tratto trentino dal maggio dello scorso anno è gestita dalla Provincia tramite Trentino trasporti esercizio svolgendo un servizio che può essere assimilato quello di una metropolitana di superfice. Il tracciato ferroviario, risalente al XIX secolo, può svolgere questo compito proprio perché attraversa molti centri abitati.
Come è evidente numerosi passaggi a livello sono presenti in zone densamente abitate, trasformandosi in una specie di imbuti di comunicazione tra le diverse parti dei paesi tagliati in due dalla ferrovia e rendendo disagevole il passaggio, anche in seguito all’incremento della frequenza di transito di treni la conseguente interruzione del transito non solo degli autoveicoli, ma anche delle persone a piedi o in bicicletta.
La situazione finanziaria generale rende difficile immaginare a breve termine interventi che risolverebbero la situazione nei punti più trafficati, come sottopassi o spostamento del tracciato, ma i disagi sarebbero sicuramente più contenuti se non fosse che molto spesso le sbarre dei passaggi a livello rimangono abbassate per un tempo decisamente eccessivo, che supera normalmente i 6 o i 7 minuti (vedi foto allegata, scattata dallo scrivente consigliere). Pare che il record negativo spetti al passaggio a livello a valle della stazione di Caldonazzo: 16 primi e 10 secondi!
Situazioni simili si verificano anche lungo la Ferrovia Trento-Malè dove è pur vero che alcuni passaggi a livello sono stati eliminati con l’interramento della linea o con sottopassi stradali, nella zona di Lavis-Zambana, ma molti passaggi a livello, soprattutto all’interno dei maggiori comuni attraversati, denunciano tempi di chiusura decisamente troppo lunghi.
Con la tecnologia di cui dispone la nostra epoca risulta difficile immaginare che non si possano trovare sistemi automatici in grado di garantire la sicurezza ma anche di ridurre i tempi di attesa per le numerose persone in transito, soprattutto nelle zone di maggiore passaggio.
Tanto premesso
interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente
per sapere se la Giunta intenda intervenire per installare dei sistemi automatici che, mantenendo elevati standard di sicurezza, riducano i tempi di attesa in prossimità dei passaggi a livello, a partire da quelli di maggiore passaggio di veicoli e persone, sulla ferrovia della Valsugana e della ferrovia Trento Malè, entrambe ormai trasformate in metropolitane di superficie.
cons. Luca Zeni
A norma di regolamento chiedo risposta scritta.
Trento, maggio 2014