Interrogazione 

LO STATO DEL SISTEMA DI ORIENTAMENTO FORMATIVO IN TRENTINO

Probabilmente non ce ne siamo ancora accorti, ma la propaganda della Giunta provinciale, in vista delle prossime elezioni amministrative dell’ottobre 2023, è già ampiamente avviata. Non si spiegherebbe altrimenti l’enfasi usata da alcuni esponenti dell’organo di governo dell’autonomia nel presentare iniziative di ogni natura e tutte volte a dimostrare quanto la Giunta ha fatto, fa e farà per il Trentino.

Un esempio lampante arriva da “TrentinOrienta”, una sorta di grande kermesse di incontri promossa di recente dall’ Assessore alla Cultura e Istruzione in collaborazione con il collega responsabile dell’ Artigianato, Commercio, Sport e Turismo e con “Trentino Marketing s.p.a.”, per far conoscere ai ragazzi che stanno uscendo dal primo ciclo formativo le proposte, le offerte e le potenzialità dei singoli istituti superiori del territorio.

Se l’idea ricalca, per alcuni versi, cose già viste in passato sul versante dell’offerta formativa e non sembra aggiungere quindi molto di innovativo a meccaniche comunicative che appaiono piuttosto usurate anche se presentate come straordinaria novità, quello che invece pare mancare ancora una volta è un vero progetto di “sistema dell’orientamento formativo”. Non sembrano infatti essere in atto costruttive, durature ed estese relazioni fra mondo scolastico, pianeta delle imprese e territorio, così come pare evidente la carenza di una seria regia provinciale su questa delicata materia, al punto che la responsabile dell’orientamento scolastico presso il Dipartimento Istruzione della Provincia ha sottolineato, attraverso una lettera agli organi di stampa, quanto inadeguata sia l’attuale realtà dell’orientamento formativo, sempre più attenta alla forma anziché alla sostanza.

Si tratta insomma dell’ennesimo fallimento della politica del “respiro corto”, cioè di una strategia incapace di guardare oltre il quotidiano orizzonte della sera e tutta protesa all’acquisizione del consenso e non a costruire un progetto politico utile per il futuro; una politica priva del necessario coinvolgimento di tutte le parti sociali del settore, ovvero ragazzi, insegnanti, educatori, famiglie e quant’altre agenzie formative operino nei mondi della scuola e del lavoro e, in definitiva, una politica sterile e fine a sé stessa, nonostante l’aurea degli annunci pomposi che l’accompagnano.

Con l’auspicio che non vi sarà nessuna ritorsione nei riguardi di chi si è assunto il delicato compito di segnalare le storture del sistema attuale, evitando così di cadere negli errori già compiuti con altri dirigenti provinciali rimossi per aver osato criticare ed evidenziare, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

- per il conseguimento di quali obiettivi la medesima ha voluto la manifestazione “TrentinOrienta” e sostenendo quali costi;

- qual è a tutt’oggi lo stato dell’arte del sistema di orientamento scolastico sul nostro territorio e quali risultati lo stesso ha prodotto nel corso della corrente Legislatura, se perfino un alto funzionario provinciale registra il fallimento del sistema in atto;

- quanti sono gli abbandoni dopo il periodo dell’obbligo scolastico e come intende prevenirli con l’azione di orientamento formativo;

- quali e quanti legami ci sono, se ci sono, fra orientamento formativo e professionale, ovvero fra indirizzo scolastico e indirizzo occupazionale, secondo le modalità, ad esempio, del “Dual System” tedesco.

A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.

avv. Luca Zeni