Interrogazione 

LE INCREDIBILI CONCOMITANZE DEI FESTIVAL DELL’ECONOMIA

Proprio in questi giorni, la stampa nazionale ha dato notizia del periodo nel quale a Torino si terrà il “Festival Internazionale dell’Economia”, curato dall’ editore Laterza, presieduto dal prof. Innocenzo Cipolletta e coordinato dal prof. Tito Boeri.

Come noto si tratta del “Festival dell’Economia” di Trento che qualche decisione, improvvida per quanto legittima, ha fatto traslocare nelle più ospitali terre sabaude, governate peraltro dalla stessa forza politica che qui ha giudicato inopportuno proseguire un rapporto di collaborazione con personaggi invisi al “magnifico leader” ed in Piemonte ha invece accolto gli stessi personaggi a braccia aperte. Misteri della politica

Già con l’interrogazione n. 2895 datata 6 agosto 2021, lo scrivente Consigliere evidenziava il rischio che il marchio del “Festival dell’Economia” potesse essere utilizzato dall’editore per organizzare il Festival stesso in altra città. L’interrogazione, come d’abitudine, è rimasta senza risposta da parte della Giunta provinciale, silenziosa al limite del mutismo quando si tratta di adempiere all’obbligo istituzionale di risposta alle interrogazioni consiliari. Puntualmente, purtroppo, quanto paventato si è avverato dopo poco.

Ciò premesso, ciò che colpisce anche il più modesto osservatore è la miopia di chi ha voluto sovrapporre le date del “Festival internazionale dell’Economia” di Torino con quelle del “Festival dell’Economia” di Trento.

Forse non occorre essere dei geni della programmazione per comprendere che il medesimo evento spalmato su date identiche rischia di produrre un fallimento, non tanto forse per chi ha ormai un brand consolidato ed una rete relazionale enorme e di altissima qualità, bensì per chi si affaccia, per la prima volta, sullo scenario festivaliero del settore.

Anche se dalle prime dichiarazioni pare che si stia già mettendo le mani avanti, ipotizzando un “taglio” più divulgativo – anche se ciò induce qualche perplessità perché si viene così a perdere il valore aggiunto della manifestazione che era poi quello di portare la grande economia a livelli di comprensione collettiva – non resta che confidare nel fatto che con l’aggettivo “divulgativo” non si intenda un abbassamento sostanziale dell’alta qualità complessiva fin qui raggiunta dal Festival.

Pur immaginando progetti in parte diversi, non si può non rilevare come la concomitanza delle date rischia di penalizzare più Trento che Torino, se non altro per le dimensioni delle due realtà e per gli obiettivi, apparentemente piuttosto consimili, degli eventi contemporanei.

Possibile che non vi fosse nessun altra data appetibile in calendario? Possibile che la Giunta provinciale non abbia avuto quel minimo di lungimiranza da farle ritenere probabile che il “Festival internazionale dell’Economia” di Torino si sarebbe tenuto nelle date classiche e canoniche dei primi giorni di giugno? In tutti i settori, di fronte al rischio di sovrapposizioni, si cerca di concordare un calendario con i “concorrenti”. Possibile che nessuno abbia ipotizzato di collocare l’appuntamento di Trento o prima o dopo quello di Torino, non foss’ altro per evitare un confronto diretto che rischia di essere penalizzante?

Evidentemente sembra aver prevalso invece l’orgoglio del puntiglio sull’intelligenza e la capacità di guardare oltre la siepe del quotidiano, con un esito dai contorni strapaesani e che non può non suscitare perplessità se non addirittura ilarità.

Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

- se la stessa ha avuto qualche minimo contatto con l’organizzazione del “Festival internazionale dell’Economia” di Torino, almeno in tema di date e di eventuali sovrapposizioni;

- se nessuno ha reputato di dover valutare la possibilità di anticipare e/o di posticipare l’evento di Trento, posto che si tratta di una kermèsse finanziata anche con quel denaro pubblico che non può essere sprecato per appagare l’orgoglio politico di qualcuno;

- se si ritiene di insistere su questo scontro anche per le prossime edizioni dei due eventi e per quali plausibili ragioni eventuali;

- a quanto ammonta, a tutt’oggi, l’impegno finanziario della Provincia per l’edizione 2022 del “Festival dell’Economia” di Trento; quali ulteriori previsioni di spesa si sono fatte per la realizzazione della prossima edizione e quale incremento di pubblico, rispetto alle precedenti edizioni, si prevede.

A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.

Distinti saluti.

avv. Luca Zeni