Mi capita spesso di sentirmi dire “vi si vede poco sui media come opposizione, dovreste farvi sentire di più”.
Nei giorni scorsi ho avuto modo di parlare con tre giornalisti, due televisivi ed uno radiofonico.

1) primo caso. Mi viene chiesta la disponibilità ad un confronto radio con un assessore. “Quando volete, io ci sono”. Dopo un paio di giorni il giornalista mi richiama dicendo che l’assessore non ha dato la disponibilità. “Non mi sorprende”, mi dice tra il dispiaciuto e il sarcastico.

2) secondo caso. Parlando con una giornalista televisiva ho fatto notare che in 8 mesi da quando è iniziata questa legislatura – se escludiamo gli spazi a pagamento del consiglio provinciale a cui a turno partecipano tutti i consiglieri – non sono mai stato invitato a partecipare ad una trasmissione che parlasse di politica (o di altro..).
La risposta mi ha sorpreso e contrariato molto: “hai ragione, ma quando costruiamo la trasmissione partiamo dagli assessori, e capita spesso che ci chiedano chi altro è presente.. e se c’è qualcuno che non gradiscono non vengono”.
A parti invertite mai una volta mi sarei sognato di porre veti o di subordinare la mia partecipazione a un confronto televisivo agli altri ospiti. Avere paura di un confronto denota molta debolezza di contenuti e codardia istituzionale.
Ho fatto notare che un giornalista serio risponderebbe “mi spiace, allora può starsene a casa”, ma temo non accada spesso.

3) terzo caso. Un’altra TV: una richiesta di intervista, per poter mandare in onda una mia dichiarazione durante una trasmissione.
In studio saranno presenti un assessore ed il suo dirigente generale a supporto. E basta. Nessuno dell’opposizione.
La proposta era che avrebbero registrato una mia battuta, che sarebbe stata mandata in onda, e poi assessore e dirigente avrebbero potuto commentare senza contraddittorio.
Mi sono rifiutato di prestarmi a un servizio da istituto Luce, e ho confermato invece la mia disponibilità a partecipare a un confronto in qualsiasi posto a qualsiasi ora.

Sono il primo a riconoscere che la giunta, nel nostro ordinamento, fisiologicamente debba avere più spazio per spiegare quanto sta portando avanti. Ma per tanti anni la prassi è stata quella di trasmissioni svolte sempre alla presenza di esponenti dell’opposizione, in contraddittorio.
Ho partecipato negli anni a moltissime trasmissioni, da consigliere di maggioranza o da assessore, insieme a Cia, Civettini, Fugatti, Borga, Viola, Degasperi, Savoi.. mai mi sarei permesso di sindacare su chi di loro sarebbe stato presente.

Quindi, alle persone che ci evidenziano poca presenza sui media, non posso che garantire di proseguire con il massimo impegno istituzionale, che si può seguire sul sito personale e su quello del Consiglio provinciale.
E non posso che confermare che sono disponibile al confronto dove e quando vogliano con la maggioranza leghista, ma che al momento risultano piuttosto carenti di coraggio e di sicurezza nelle proprie ragioni.

 

Istituto Luce