L’EMERGENZA “GIUSTIZIA”

 

La qualità della vita individuale e collettiva e l’attrattività del sistema economico di un territorio passano, indubbiamente, anche sul delicato versante del puntuale funzionamento del “sistema Giustizia”. In Trentino, per molto tempo ed in virtù di una organizzazione efficiente, il contenzioso si è svolto con tempistiche molto inferiori alla media nazionale, anche per l’apporto di personale amministrativo distaccato dalla Regione presso i tribunali, secondo i principi della delega autonomistica anche in questa materia.

Ciò nonostante, negli ultimi anni la situazione ha subito una decisa involuzione, a causa di carenze di personale specializzato; di oggettive difficoltà nel reperire figure qualificate e appositamente formate e per la scarsità di Magistrati e l’ancora mancata nomina del Presidente del Tribunale di Trento.

Sulla scorta di queste premesse, il Consiglio regionale, nella sua seduta del 17 novembre 2021, ha discusso una mozione del Gruppo consiliare del Partito Democratico del Trentino – primo firmatario Luca Zeni – che accende i riflettori della politica su tali delicate tematiche. In tale occasione, il Presidente della Giunta regionale ha fatto il punto della situazione ed ha concordato con il Cons. Zeni un testo che impegna la Giunta regionale “ a proseguire nelle iniziative svolte per la gestione degli Uffici giudiziari e sollecitare il Ministero della Giustizia all’individuazione dei posti carenti oggi esistenti nella Magistratura regionale.”

Il testo, approvato con 45 voti favorevoli e 5 astensioni, rappresenta quindi un primo passo alla ricerca di soluzioni rapide ed efficaci, per riportare i livelli della “Giustizia” sul territorio regionale all’efficienza del passato.

In allegato il testo delle dichiarazioni rese in Aula dal Presidente della Giunta regionale.

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