Il percorso di studio mi ha portato a Trento, presso il Liceo Scientifico Galileo Galilei, nella vecchia succursale di via Endrici, dove nel 1998 mi sono diplomato con il voto di 58/60.
Finito il liceo ho deciso di iscrivermi all’Università, scegliendo la facoltà di Giurisprudenza: mi sono laureato il 17 settembre 2003 con il voto di 110/110, con una tesi dal titolo “Coesistenza e diritto: per un fondamento antropologico dei diritti dell’uomo” , nella quale ho cercato di capire se i diritti umani siano soltanto il frutto di un accordo tra gli uomini, ma senza un fondamento metafisico, o se al contrario poggino su qualcosa di più solido. Ho cercato la risposta nella filosofia del dialogo e dell’incontro, nella ontologica coesistenza degli uomini.
Dopo la laurea ho cercato una strada che mi permettesse di appagare il mio desiderio di contribuire ad un mondo più giusto. Per questo, trascorso un periodo a Londra per affinare la conoscenza della lingua inglese, ho frequentato un Master di secondo livello in “Educazione alla pace: cooperazione internazionale, diritti umani e politiche dell’Unione Europea”, che si è svolto a Roma e che ho concluso con una tesi dal titolo: “La questione del Trentino Alto Adige-Südtirol: la convivenza italo-tedesca tra storia e prospettive”.
Dopo la laurea, l’intenzione originale, quella che sentivo essere la mia vocazione, era di lavorare sul campo, di lavorare nel settore della cooperazione internazionale, cercando di fare qualcosa per migliorare la vita delle milioni di persone che soffrono per la fame e per le guerre.
Nel corso dell’anno successivo ho però riflettuto molto con colei che poi sarebbe diventata mia moglie, ed ho capito – soprattutto nei periodi lontano da casa, a Londra prima e a Roma dopo - quanto importante per me fosse il desiderio di costruire una famiglia, avere dei figli, lavorare per un mondo migliore dai luoghi in cui sono nato e vissuto, assieme alle persone che amo.
Diventato avvocato, ho aperto uno studio legale, poiché credo che se fatto in maniera coscienziosa ed autentica, quella dell’avvocato sia una professione che può contribuire ad avere maggiore giustizia.
In mezzo l’impegno politico.
Non so dove mi porterà la vita. Spesso sono preoccupato perché vedo attorno a me molte cose che non vanno come dovrebbero, ma alla fine prevale la speranza che l’umanità riuscirà a trovare, attraverso l’opera di ogni uomo, la via per un mondo più degno di essere vissuto.