La battaglia del Bombardino

Oggi sul Corriere del Trentino l’assessore al turismo della Provincia di Trento comunica di aver “personalmente inviato tre proposte al ministro Garavaglia”.

Ci aspetteremmo iniziative modello.

L’Alto Adige ha annunciato di voler diventare il territorio più sostenibile d’Europa. L’Austria ha annunciato il massimo rigore a favore del vaccino Covid, con accesso ai locali sono per guariti e vaccinati.

Il Trentino invece scrive al governo per:

1) “salvare il cosiddetto Bombardino in quota”, perché la nuova normativa che prevede possibilità di alcool-test anche sulle piste – adottata per contrastare i troppi incidenti, anche mortali, dovuti a sciatori che avevano bevuto – potrebbe penalizzare i locali.

Non sono certo un proibizionista, però non credo che il futuro del turismo trentino dipenda dalla possibilità di bere in quota, anche per una vocazione turistica che dovrebbe invece promuovere ambiente, salute, benessere, non sballo e casino sulle piste;

2) “ragionare sulle assicurazioni obbligatorie per i discesisti”. Cosa vuol dire? Che si chiede di poter eludere la nuova normativa che prevede obbligo di assicurazione per danni a terzi? Naturalmente, se una persona non ha già un’assicurazione personale, potrà acquistarla insieme al biglietto (al costo di pochissimi euro). Cosa corretta, a tutela di chi subisce un incidente a causa di negligenza altrui.

3) chiedere “che il controllo dei Green pass da parte dei gestori possa essere effettuato a campione”.

Ecco, ci risiamo. La solita ambiguità sui vaccini da parte della giunta provinciale; l’ultima sull’accesso ai mercatini di Natale, senza linee guida provinciali e con ogni comune lasciato a decidere random.

Ma proprio perché aumenterà notevolmente l’acquisto on line dei biglietti per lo sci, si chieda esattamente il contrario! Come avviene per le compagnie aeree si potrebbe piuttosto richiedere di caricare sul sito il Green pass al momento dell’acquisto del biglietto, così da avere un controllo capillare e veloce, e chi non lo fa, farà la fila per il controllo quando accede all’impianto. Rigore e efficienza, per un messaggio chiaro da parte delle istituzioni.

Se questa è la strategia per l’imminente stagione invernale, non ci siamo. Se non altro emergono chiaramente due impostazioni molto diverse..