Interrogazione n. 348
INTERVENTI DI ESBOSCO E RICOSTITUZIONE DEI BOSCHI DANNEGGIATI. COSA FA LA GIUNTA PROVINCIALE?
Con l’ordinanza del Presidente della Provincia del 18/01/2019 è stato approvato il primo piano stralcio del “ Piano d’azione per la gestione degli interventi di esbosco e ricostituzione dei boschi danneggiati dagli eventi eccezionali del 27-30 ottobre 2018”.
Si tratta di un piano complesso e articolato che fissa disposizioni, criteri e raccomandazioni diretti a fronteggiare l’emergenza connessa agli schianti boschivi . In particolare tale piano individua :
- raccomandazioni per la sicurezza nelle operazioni di utilizzazione forestale – criteri e priorità di sgombero del legname schiantato e valutazione delle aree dove non intervenire con la rimozione
- rimozione degli schianti nei boschi privati – incentivi per l’esbosco del legname
- interventi di ripristino delle infrastrutture forestali – disposizioni finanziarie per l’attuazione degli interventi previsti dal piano.
Va ricordato che la Provincia, tenuto conto di quanto emerso nei tavoli di confronto con tutti i soggetti interessati svoltisi dopo l’evento di fine ottobre, aveva fatto proprio l’obbiettivo di carattere generale per cui la filiera bosco-legno trentina sarebbe stata in grado di affrontare e assorbire da sola tutta la quantità di legname schiantato nell’arco di tre anni, con una immissione graduale sul mercato con lo scopo di sostenerne i prezzi. In attesa della messa a punto di un quadro di regia provinciale nel quale operare, i proprietari forestali pubblici e anche qualche proprietario privato hanno avviato il recupero del legname schiantato e di fatto mettendo in discussione questo obbiettivo che pare avviato al fallimento, atteso che grossi operatori esterni ( grandi segherie austriache e acquirenti extra-provinciali) hanno acquistato notevoli quantità di legname schiantato. Inoltre, per quel che riguarda i prezzi del legname venduto si è verificato un forte ribasso rispetto ai prezzi registrati negli anni precedenti di normalità, fatto che se in una certa misura può essere ritenuto fisiologico, dato il forte eccesso dell’offerta, fa registrare anche ribassi di carattere speculativo.
Purtroppo anche il piano d’azione approvato dalla Provincia rischia di avere pochi effetti pratici, perché , a nostro giudizio, contiene incongruenze tali da non permettere di raggiungere le finalità previste, soprattutto perché in esso mancano strumenti in grado di vincolare e promuovere gli obiettivi che si intendono perseguire. Allo stato attuale si sta delineando una situazione in cui i vari soggetti della filiera foresta-legno trentina si muovono ognuno per proprio conto a cominciare dai proprietari forestali.
Tutto ciò premesso si chiede cortesemente di poter interrogare la Giunta Provinciale per sapere se:
1) la stessa intende rafforzare e promuovere con apposite disposizioni normative l’associazionismo forestale, anche in attuazione agli artt. 59 della L.P. n. 11/2007, considerato che sotto questo profilo l’enfasi contenuta nel piano d’azione nel sollecitare l’associazionismo non tiene conto di una situazione al riguardo del tutto evanescente e priva di strumenti di regolamentazione e promozione;
2) la stessa intende attuare in favore dei proprietari forestali la misura prevista solo come mera possibilità dal punto 6.1 del piano d’azione (Incentivi per l’esbosco del legname), che può costituire un forte incentivo per la vendita del legname da parte dei proprietari a piazzale, forma questa privilegiata dal piano per tutta una serie di ragioni che ne garantiscono migliori risultati;
3)sono rispettati e sottoposti a controllo i costi indicativi di utilizzazioni forestali per i lotti di schianti, contenuti nel piano, anche al fine di contribuire alla sicurezza degli addetti alle operazioni di recupero che , come noto, sono affidate alle imprese di utilizzazione con prezzi riferiti al metro cubo allestito.
A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.
Distinti saluti.
- avv. Luca Zeni