Welfare anziani: quali le norme da rivedere e che tempi per l’attuazione della legge?

In data 17 aprile 2019 l’assessore Segnana rispondeva all’interrogazione 267 di data 20 febbraio dello scrivente consigliere, spiegando che il ritardo nell’attuazione della legge 14/2017 di riforma del sistema del welfare anziani era dovuto al fatto che si era scelto, nei primi mesi di legislatura, di chiarirsi le idee.

Per questo, si argomenta nella risposta, sono stati svolti alcuni incontri con per “ascoltare i territori” (incontri peraltro concentrati nel mese di febbraio, successivamente all’interrogazione a risposta immediata del 17 gennaio presentata dallo scrivente consigliere sul tema).

Nella risposta si annuncia che “a breve” sarebbe stato convocato il Coordinamento provinciale per analizzare le osservazioni pervenute e avanzare le proposte di modifica alle delibere attuative.

Si rimarca infine che è priorità della giunta mettere in atto iniziative che migliorino la qualità di vita dell’anziano.

Una risposta quindi che farebbe ben sperare rispetto ad un’accelerazione dei tempi, seppur dopo sollecitazioni consiliari, su un tema tanto rilevante e delicato.

Per questo sorprende l’intervista del dirigente generale del Dipartimento Salute, Giancarlo Ruscitti, che sabato 27 aprile, sostituendosi all’assessore competente, annuncia cambiamenti sui servizi di assistenza agli anziani e sui tempi previsti.

Nell’intervista il dirigente elenca numerosi dati sull’invecchiamento, peraltro tutti contenuti nella documentazione posta alla base della legge di riforma 14 del novembre 2017, e quindi elenca esattamente presupposti ed obiettivi della legge stessa: analisi sui posti letto in casa di riposo molto alti che non potranno aumentare in maniera significativa, obiettivo di maggior sostegno domiciliare e investimento sul co-housing, rafforzamento dell’assistenza con infermieri e oss sul territorio.. Esattamente le argomentazioni discusse in Consiglio Provinciale e trasferite nella legge di riferimento.

Tutto bene, quindi. Dopo tali premesse, ci si aspetterebbe che il dirigente, in linea con quanto riferito dall’assessore nella risposta sopra citata di data 17 aprile, annunci che finalmente si è pronti a partire, con i dovuti aggiustamenti operativi, con l’attuazione della legge, in modo che famiglie e anziani migliorino la loro “qualità di vita”.

Ed invece arriva l’annuncio di voler “ripensare Spazio argento in una logica nuova”, ma che per farlo servirà un confronto con i territori, “che dovrebbe concludersi entro l’anno”, per poi “partire con progetti pilota”.

Questa conclusione sorprende e preoccupa.

Sorprende perché totalmente incoerente con le premesse, che sembravano la lettura della legge in vigore, e con la risposta dell’assessore Segnana di soltanto dieci giorni prima.

Preoccupante perché sposta ulteriormente la data di attuazione delle misure al servizio degli anziani, fino a fine 2019, per poi partire con progetti pilota.

Tutto ciò premesso, si chiede cortesemente di poter interrogare la Giunta provinciale per sapere: 

- quale sia la linea della giunta provinciale, se quella della risposta di data 17 aprile all’interrogazione 267, o se quella del dirigente del dipartimento annunciata a mezzo stampa;

- se si siano effettivamente svolti gli incontri con i territori ed i soggetti interessati elencati nella risposta all’interrogazione di data 17 aprile 2019, o se si debba ancora avviare un confronto con essi, come sostenuto dal dirigente Ruscitti;

- se si intenda partire con nuovi servizi agli anziani secondo l’impostazione della legge vigente, pur con le necessarie puntualizzazioni ed i dovuti aggiustamenti tecnici in fase di deliberazione e attuazione, o se si pensa di “ripensare Spazio argento in una logica nuova”, e quindi si intende modificare la legge 14/2017;

- in caso si intenda modificare la legge 14/2017, quali sono premesse, obiettivi e finalità che si intendono cambiare e quali strumenti diversi la legge vigente impedisce di adottare, ed in che tempi si intende intervenire;

- se si conferma quanto contenuto nella risposta dd. 17 aprile 2019 all’interrogazione 267, e quindi che si intende in tempi brevi adottare le delibere attuative della legge 14/2017 e fornire in tal modo migliori e più completi servizi agli anziani, o se al contrario si intende riaprire una lunga fase che porti al 2020 a partire con alcune sperimentazioni, ritardando in tal modo i tempi per avere migliori e maggiori servizi per famiglie e anziani.

A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.

Distinti saluti.

- avv. Luca Zeni -