Di seguito l’interrogazione depositata sul tema Banda larga, per capire quale strada si intenda seguire.

 

 

Ill.mo Signor

Bruno Dorigatti

Presidente del Consiglio provinciale

SEDE

 

Interrogazione n.

 

Premesso che:

  • nel 2002 la PAT ha iniziato la progettazione di una propria rete in fibra ottica, il cui obiettivo era di dare a tutto il      territorio, soprattutto dove gli operatori privati non avrebbero mai investito, le stesse opportunità di accesso ai servizi della società dell’informazione;
  • nel 2005 è stato siglato un protocollo di intesa tra PAT e Comune di Trento per lo sviluppo delle reti di accesso in fibra      ottica nel territorio comunale destinate a P.A., imprese e cittadini. (delibera G.P. 820 del 29 aprile 2005);
  • nel 2007 è diventata operativa la società Trentino Network, con il duplice obiettivo di fornire servizi alla pubblica      amministrazione e rivendere l’infrastruttura all’ingrosso agli operatori autorizzati per sviluppare i servizi avanzati per imprese e cittadini e la concorrenza tra operatori;
  • nel 2007 è stato firmato un protocollo di intesa tra la PAT e il Comune di Rovereto per la realizzazione della rete P.A. e la      pianificazione della rete di accesso in fibra ottica (delibera G.P. 376 del 23 febbraio 2007);
  • inizialmente la PAT, tramite le proprie società, prevede il finanziamento della rete di dorsale, per raggiungere tutte le      aree del Trentino, essendo la maggior parte di quelle periferiche totalmente sprovviste di dorsale e essendo le dorsali presenti nelle altre aree inadeguate allo sviluppo di servizi in concorrenza tra gli operatori fissi e mobili, nonché il collegamento di tutti gli edifici pubblici e l’acquisizione o la realizzazione di reti locali in fibra ottica in alcune aree;
  • questi sviluppi, oltre a potenziare i servizi della P.A. consentono anche in fase di sviluppo di ottenere alcuni contratti con      operatori privati di rilevanza nazionale, oltre che locali;
  • nel 2008 viene decisa la copertura wireless di tutte le aree di accesso non coperte;
  • nel bilancio di assestamento del 2009 viene inserito nella legge 10/2004 l’art. 19.1 con lo specifico obiettivo di far      estendere la rete di accesso della P.A. di Trentino Network anche a imprese e cittadini per essere offerta all’ingrosso, come la dorsale in via di completamento, agli operatori per favorire servizi in concorrenza;
  • nel corso del 2009 la Trentino Network e la PAT iniziavano a concordare protocolli di intesa con Comuni e municipalizzate      per la realizzazione di reti di accesso in fibra ottica sia in aree industriali che nelle aree residenziali (es. Comune di Spiazzo, ASM Tione, AGS, STET, AIR) che sono state perfezionate tra il 2009 e il 2011;
  • nel settembre 2010 la G.P. ha cambiato indirizzo, dividendo ai fini della realizzazione il territorio in aree profittevoli, e aree a fallimento di mercato, e proponendo l’affidamento del cablaggio delle aree profittevoli a una società mista pubblico-privata;
  • la PAT ha poi voluto realizzare questo accordo con Telecom Italia, nonostante fosse stato evidenziato fin dall’inizio      l’incompatibilità con le regole comunitarie sulla concorrenza. Appare evidente come questo fattore abbia bloccato ogni iniziativa rilevante fino ad oggi, ossia per cinque anni, un’eternità nella società dell’informazione, facendo perdere al Trentino il proprio vantaggio;
  • la PAT ha rigettato nel 2010 l’offerta di tutti gli operatori maggiori (esclusa Telecom Italia), di utilizzare esclusivamente      la rete in fibra ottica di Trentino Network, ove esistente, per fornire i propri servizi a imprese e cittadini;
  • nel 2014, come scontato, il progetto Trentino NGN ha avuto il definitivo epilogo e da allora, a parte la dichiarazione di voler fare una gara per passare il valorizzare la rete di accesso in rame di Telecom Italia, nulla si è fatto per incrementare la diffusione delle reti di accesso in fibra ottica.

Considerato che:

  • a oggi non appare raggiunto nemmeno l’obiettivo di servire con propria rete tutta la pubblica amministrazione;
  • gran parte delle aree produttive, che potevano agevolmente essere già coperte sulla base degli accordi citati, sono a      tutt’oggi sprovviste di reti di accesso in fibra ottica;
  • dal 2011 non risultano significativi incrementi nell’uso della rete di Trentino Network da parte degli operatori      alternativi, nonostante nel resto d’Italia utilizzino sempre più la fibra ottica per realizzare reti fisse FTTC e collegamenti alle stazioni radio base mobili per i servizi LTE;
  • la Provincia Autonoma di Bolzano sta procedendo con il proprio piano di cablatura pubblica in fibra ottica di tutto il territorio;
  • allo sviluppo di reti pubbliche in fibra ottica sta procedendo anche la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia;
  • la tratta di accesso in rame della esistente rete in rame di Telecom Italia costa circa 100 Euro/anno, e che per essere competitiva una rete di accesso in fibra ottica non più costare molto di più

interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente

 

per sapere:

  • se vi siano ancora sedi pubbliche non collegate alla rete, in particolare scuole;
  • quanti collegamenti di sedi pubbliche siano ancora fatti pagando il servizi di connessione a operatori terzi, a quali      operatori e con quali costi;
  • quanti contratti vi siano di rivendita dell’infrastruttura con operatori privati e per quale ammontare annuo su fibra e su rete WiNet;
  • quali sono le aree produttive e residenziali coperte da rete di accesso in fibra ottica;
  • a quali condizioni gli operatori possono accedere alla fibra ottica di Trentino Network, e in particolare alla tratta tra la      centrale e l’utente;
  • quali siano i progetti di sviluppo che la Giunta sta considerando.

 

cons. Luca Zeni

A norma di regolamento chiedo risposta scritta.

Trento, 1 aprile 2015

 

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