Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità la mozione che ho proposto per incrementare l’assistenza psicologica.
Negli ultimi anni sono aumentati molto i disagi psicologici per molte persone, dagli anziani, afflitti dal grande problema della solitudine, a causa del cambiamento nei modelli familiari, ai giovani e giovanissimi. Per questi ultimi il costante aumento di depressione è sintomo di una inquietudine esistenziale legata spesso a modelli irraggiungibili e a una pressione sociale che diventa troppo forte. Dobbiamo ritrovare, come società, la consapevolezza di una forte arretratezza spirituale in atto; nel frattempo incrementare l’assistenza psicologica per tutti coloro che ne potrebbero trarre beneficio, è un dovere delle istituzioni.
Il testo della mozione approvata:
Assicurare assistenza psicologica per i disagi causati dall’emergenza epidemiologica
Il tema del disagio psicologico è di grande attualità, come emerge dall’aumento dei casi soprattutto in seguito all’emergenza epidemiologica, che ha inciso negativamente sulle relazioni sociali. Destano particolare preoccupazione in particolare le persone anziane e i giovani.
La Provincia di Trento garantisce su tutto il territorio provinciale dei Livelli Aggiuntivi di Assistenza in ambito psicologico (dgp 1687/2010), trasversalmente a varie funzioni di cura territoriali e ospedaliere. Come riportato dalla giunta anche nella risposta ad una recente interrogazione provinciale, il contesto organizzativo ha consentito di affrontare le difficoltà di carattere ansioso depressive emerse in modo massiccio a seguito della pandemia nella popolazione, attraverso la riorganizzazione delle funzioni, la programmazione di interventi innovative di progettualità mirate ad agevolare l’accesso alle prestazioni di consulenza e assistenza psicologica (non solo pubblica ma anche privata), realizzate prevalentemente attraverso il personale già operante nelle singole UO di Psicologia, anche in un’ottica multidisciplinare. Durante la prima fase dell’emergenza Covid-19, l’U.O. di Psicologia ha riorganizzato rapidamente il proprio servizio per dare una risposta tempestiva alle esigenze psicologiche emergenti, convertendo quasi la metà dell’attività clinica del servizio (fino a quel momento erogata in presenza), in prestazioni psicologiche effettuate in via telematica, da remoto. Al termine della prima ondata e con il progressivo ritorno ad una attività clinica ordinaria, la modalità da remoto è stata comunque mantenuta nel 2020 e 2021 per permettere:
- la continuità assistenziale dei pazienti Covid positivi, afferenti agli ambulatori dell’U.O. di Psicologia, ma che non potevano accedere al servizio dovendo rispettare il periodo di quarantena/isolamento fiduciario per Covid-19;
- la partecipazione a consulenze ed incontri di rete con operatori di altri servizi sociosanitari (divenuti raggiungibili solo o prevalentemente da remoto);
- la partecipazione alle riunioni interne di tipo clinico e organizzativo.
Inoltre il Nucleo di Supporto Covid ha dato supporto al personale sanitario e poi ai pazienti covid e ai loro familiari. Sono state svolte anche alcune attività per adolescenti sul territorio, ed è terminato l’iter per l’accreditamento di strutture private distribuite sul territorio, in attuazione dell’art. 3 della l.p. 5/2016.
Tuttavia l’incremento del disagio psicologico nella popolazione impone all’istituzione pubblica di lavorare per implementare più possibile il ventaglio di servizi disponibili.
In particolare a causa degli effetti dell’epidemia covid, lo Stato è intervenuto per incrementare gli interventi e, essendo legato all’emergenza, anche la nostra Provincia ha potuto godere di risorse aggiuntive rispetto a quelle già stanziate.
Con la Legge 30 dicembre 2021, n. 234 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024” erano previsti cinque diversi finanziamenti, per attività di assistenza psicologica in relazione ai bisogni di salute connessi all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Con i commi 290 e 291 dell’articolo 1 venivano finanziati:
“i servizi territoriali e ospedalieri di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza” come già previsto all’articolo 33, commi 1 e 2 del Decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73.Per i Servizi di Neuropsichiatria infantile e dell’Adolescenza (nella cui equipe è prevista la presenza dello psicologo) la quota stanziata per la Provincia autonoma di Trento era di 71.219,00 euro per l’anno 2021 e 72.800,00 per l’anno 2022 con aggiunta di risorse integrative previste dal DL 228/2021 di euro 45.389,00 su 8 milioni il finanziamento annuale complessivo;
“il reclutamento straordinario degli psicologi” come già previsto dall’articolo all’articolo 33, commi 3-4-5-6 sempre del Decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73. In questo caso, secondo le tabelle allegate al bilancio il finanziamento per la Provincia di Trento era di 177.441 per il 2021 e di 181.381 per il 2022 a cui si aggiungono risorse aggiuntive previste dal DL 228/2021 euro 45.389,00 su un finanziamento annuale complessivo di €. 19.932.000;
il “Fondo per la promozione del benessere e della persona finalizzato a favorire l’accesso ai servizi psicologici” con un finanziamento di euro 177.327,00 per ognuno degli anni 2020 e 2022 su uno stanziamento complessivo annuo di 10 milioni di euro. Su questo finanziamento è stato emanato un bando per due psicologi per i consultori;
Con il comma 697 veniva incrementato di 20 milioni di euro il “Il Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche” con un finanziamento destinato a supportare il personale delle istituzioni scolastiche statali, gli studenti e le famiglie attraverso servizi professionali per l’assistenza e il supporto psicologico in relazione alla prevenzione e al trattamento dei disagi e delle conseguenze derivanti dall’emergenza epidemiologica da COVID-19. Questo filone risulta correttamente finanziato, ed attraverso l’adozione della deliberazione di giunta provinciale 1522 del 26 agosto 2022, è stato riconosciuto un contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia.
Complessivamente per gli anni 2021 e 2022 quindi erano stati destinati alla Provincia di Trento 770.946 euro di finanziamenti certi per garantire assistenza psicologica ai cittadini ai quali si dovevano sommare le quote, all’epoca non ancora definite, per il finanziamento delle istituzioni scolastiche in relazione il supporto psicologico di professori, studenti, e famiglie.
Tenendo conto
che l’importanza di assistenza psicologica a seguito del forte impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto anche sui giovani e di riflesso sulle famiglie è un fatto ormai assodato;
che, da mesi, su questo tema, i presidenti di vari ordini regionali degli Psicologi avvertono della necessità di favorire l’accesso per tutti i cittadini adulti, giovani e bambini a terapie e supporto psicologico;
e considerando
che l’articolo 7 comma 3 bis della legge provinciale della Scuola 2006 recita: “La Provincia promuove, altresì, nelle scuole di ogni ordine e grado servizi di consulenza psicologica rivolti a studenti finalizzati a sostenere il loro benessere emotivo e relazionale e il loro percorso di crescita in un contesto di multiculturalità, aperto anche a genitori e docenti, con particolare attenzione agli studenti con specifiche fragilità o a rischio di abbandono scolastico”;
che la legge 73/2021 prevede che “al fine di potenziare i servizi territoriali e ospedalieri di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza e di garantire la prevenzione e la presa in carico multidisciplinare dei pazienti e delle loro famiglie, assicurando adeguati interventi in ambito sanitario e sociosanitario, anche in risposta ai bisogni di salute connessi all’emergenza epidemiologica da COVID-19, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale (…) possono, in relazione ai modelli organizzativi regionali, utilizzare forme di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, fino al 31 dicembre 2021, per il reclutamento di professionisti sanitari e di assistenti sociali”;
il Consiglio provinciale impegna la Giunta
a utilizzare per le finalità individuate nelle leggi nazionali i trasferimenti/finanziamenti statali stanziati con la legge di bilancio 2022 (l. 234/2021) citati in premessa in merito all’assistenza psicologica della popolazione in relazione all’impatto dell’epidemia Covid-19 anche in termini di salute psichica, nella parte ancora non utilizzata, in aggiunta agli stanziamenti già previsti;
a sostenere e incrementare tutti gli strumenti, comprese forme di lavoro autonomo, per garantire la più estesa assistenza psicologica in relazione ai bisogni di salute, aumentati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
cons. Luca Zeni