Il momento forse più rilevante dell’attività del Consiglio Provinciale è sicuramente quello della discussione sul bilancio e la legge finanziaria.
Dovrebbe essere il momento del confronto sulla visione, sulle proposte che possono indicare una strada da seguire per il Trentino, con decisioni conseguenti nell’allocazione delle risorse e nelle disposizioni normative.
Anche se i documenti ufficiali sono in molto passaggi tecnici e non sempre immediatamente comprensibili, l’analisi è fondamentale, perché poi diventano legge.
In allegato il testo del disegno di legge finanziaria 2015 depositato dalla giunta provinciale, in una forma che consenta maggiore facilità di lettura, con il testo delle leggi in vigore a cui si fa riferimento e che vengono modificate. Il ddl è diviso nei seguenti capi:
- capo I (artt. 1-16): Disposizioni in materia di istituzione dell’Imposta immobiliare semplice (Im.I.S.), IRAP e credito d’imposta
- capo II (artt. 17-27): Disposizioni in materia di contabilità, programmazione, contenimento della spesa e società
- capo III (artt. 28-31): Disposizioni in materia di organizzazione e personale
- capo IV (artt. 32-38): Disposizioni in materia di salute, politiche sociali e famiglia
- capo V (artt. 39-49): Disposizioni in materia di contratti, lavori pubblici, infrastrutture, espropri e servizi pubblici
- capo VI (artt. 50-52): Disposizioni in materia di protezione civile e servizio antincendi
- capo VII (artt. 53-55): Disposizione in materia di istruzione e ricerca
- capo VIII (artt. 56-62): Disposizione in materia di attività economica e lavoro
- capo IX (artt. 63-66): Disposizioni in materia di turismo, sport e settore termale
- capo X (artt. 67-69): Disposizioni in materia di foreste, fauna ed energia
- capo XI (artt. 70-71): Disposizioni in materia di edilizia abitativa
- capo XII (artt. 72-73): Disposizioni finali
illustrazione finanziaria giunta
quadro dati economico finanziari società enti
Discussion - 3 Comments
Lorenzo
Nov 20, 2014 at 15:42
Egr. dott. Zeni,
le scrivo per esprimerle tutta la mia disperazione e quella della mia famiglia per gli infelici provvedimenti che la giunta provinciale ha varato nei giorni scorsi!! State per mettere letteralmente in ginocchio la mia famiglia!! Le racconto brevemente la mia storia che è anche quella di tanti altri contadini/cittadini che lavorano duramente tutto il giorno e tornano a casa sempre stanchi e sporchi (non come certi colletti bianchi!). Mi scusi lo sfogo ma poiché la stimo molto come politico e soprattutto come persona credo che solo lei possa far sentire la mia voce nei palazzi che “contano”. La questione riguarda la decadenza dell’esenzione delle tasse comunali sui terreni posseduti e LAVORATI dai contadini. Io sono un piccolo contadino di Trento che è sempre riuscito (in qualche maniera) a mantenere se stesso, un figlio di 3 anni e una moglie disoccupata da 2 anni, e che vorrebbe continuare a farlo anche con l’arrivo del secondo figlio! Gran parte dei terreni che coltivo ricadono in zona edificabile e quindi non pago ICI, IMU ecc. Quando ho letto che la Giunta voleva far pagare qualcosa anche ai contadini inizialmente l’ho trovato giusto e condivisibile ma poi mi sono informato meglio sull’esborso che mi aspettava e quasi mi è venuto un infarto!!!! Mi hanno detto che dovrò pagare sui 10.000 euro all’anno per c.a 5.000 m2 di campagna!! Cosa??? Ma state scherzando?? Avete fatto i conti giusti??? Mi sono quindi rivolto anche ad un professionista che però mi ha confermato la cifra!!!!! Ma dove prendo questa montagna di soldi??? La mia attività non è assolutamente in grado di sopportare una spesa aggiuntiva di euro 10.000 all’anno!! Ha capito sig. Zeni?? Ho detto diecimila euro all’anno!! Ma lo sa quanto mi verrà a costare se vivo fino a 80 anni visto che ne ho 40?? Sicuramente più del valore del terreno!! Le sembra una cosa possibile?? Ma chi può permettersi di pagare certe cifre?? Forse qualche dottore o qualche imprenditore immobiliare!! Sicuramente i politici che guadagnano 20.000 al mese non hanno di questi problemi, ma per uno come me significa la “MORTE”!! Io non riesco a trovare una soluzione per far fronte a questo sopruso che non credo di meritare!! I terreni che coltivo sono della mia famiglia da generazioni!!! Nessuno di noi li ha comprati ne ha mai chiesto al comune di renderli edificabili per fare qualche speculazione edilizia!! Adesso non so proprio cosa fare!! Forse dovrei vendere tutti i campi, ma dopo dove vado a coltivare per mantenermi?? Dovrei comprare altri terreni (questa volta non edificabili) ma nella mia zona sono tutti occupati da altri contadini e nessuno vuole vendere!! Devo quindi cambiare paese? Allontanarmi dalle mie origini, dalle amicizie e dai ricordi della mia famiglia?? Tutto questo per una tassa palesemente sproporzionata rispetto al mio reddito?? Per comprare nuovi terreni devo però riuscire a vendere quelli edificabili che ho già!! Ma chi in questo periodo di crisi economica (soprattutto nel campo delle costruzioni!) è invogliato ad acquistare un terreno per realizzare case che non verranno vendute e nel frattempo pagare 10.000 euro all’anno solo di tasse?? Me lo trova lei un compratore??? Caro Zeni, lei deve fare qualcosa!! Insista nelle sedi istituzionali affinché io possa VIVERE senza dover rubare!! Faccia introdurre qualche regola che tenga conto delle situazioni come la mia che sono davvero tante!! Non potete mettere in povertà le persone oneste e lavoratrici per mantenere gli sprechi dello Stato, della Provincia e dei Comuni!!!! Intervenga per favore!!! Io sono disperato alla sola idea di quello che potrà succedere alla mia famiglia!! Ho pure chiesto al comune se potevo rinunciare alla edificabilità dei terreni e indovini cosa mi hanno risposto?? Ovviamente mi hanno detto che dipende dal PRG votato dal consiglio comunale e non da me, e che quindi dovrò continuare a pagare! Del resto non avevo dubbi sul fatto che il Comune non volesse rinunciare ad una ghiotta entrata come questa!! Mi hanno detto, inoltre, che sono ricco e che se non pago mi porteranno via tutto quello che ho!!! Io mi sono messo a piangere dalla disperazione e dalla rabbia!!! La prego mi aiuti, faccia modificare la legge, introduca una esenzione per chi detiene i terreni da almeno un certo lasso di tempo, oppure limiti gli anni di pagamento dell’imposta, oppure in generale diminuisca l’aliquota su tali terreni!! Tasse di queste proporzioni (ripeto: euro 10.000 per 5.000 m2 di terreno!!!) sui terreni edificabili la devono pagare eventualmente gli speculatori, i palazzinari e in generale quelli che ci vogliono guadagnare solo soldi e non di certo quelli che come me che ne ricavano solo patate, mais o uva!! Non è accettabile né per i contadini, né per i privati cittadini possessori di terreni edificabili contribuire così pesantemente alle casse dell’erario!! Le tasse è giusto pagarle e tutti devono contribuire secondo le proprie possibilità ma sicuramente non è giusto farle ricadere per la maggior parte su una fetta ristretta della popolazione!! Perché non fate pagare l’IMIC anche a chi occupa una casa ITEA, oppure alla chiesa? Oppure perché non togliete gli inutili sussidi a gente che non ha voglia di lavorare e si fa solo mantenere dagli altri? Ma lo sa quanti soldi regalate ad imbroglioni, ladri e delinquenti? Andate piuttosto a verificare la correttezza dell’ICEF, oppure costringete i vari disoccupati/rifugiati politici a fare qualcosa di utile per la società in cambio dei soldi che gli diamo!!! I comuni risparmierebbero un sacco di soldi se si mandassero queste persone a pulire le strade o a fare assistenza ad anziani/handicappati ecc.!!! Invece no, dobbiamo pagare i fannulloni per non fare niente e pagare altre ditte per fare cose che potrebbero fare loro!! Tanto ci sono cittadini onesti e laboriosi da spolpare!! Questa è una vergogna!! Vi raccomando di pensare bene alle conseguenze delle vostre decisioni perché state facendo un errore imperdonabile, ma per fortuna avete ancora tempo per rimediare! Io non voglio essere esentato dalle tasse, voglio solo pagare secondo le mie possibilità!! Spero possiate cambiare orientamento durante la votazione in consiglio e introdurre una tassazione più equa perché altrimenti avrete sulla coscienza almeno una famiglia, la mia! Grazie
lucazeni
Dec 01, 2014 at 15:42
Ho provato ad approfondire la questione, di non facile soluzione, e l’ho posta in commissione durante la discussione sulla finanziaria.
La considerazione che viene fatta è che l’imposta colpisce proprio il terreno edificabile, e le condizioni soggettive del proprietario possono essere molto diverse e difficili da valutare, ed in ogni caso è proprietario di un capitale immobilizzato a volte anche di grande valore, per cui può sempre venderlo e per quanto lo si “svenda”, parliamo di cifre importanti.
Al di là di queste considerazioni però l’impegno che l’assessore Daldoss si è preso in commissione, è di prevedere iter particolari (quindi velocità), per coloro che richiedessero di togliere l’edificabilità da un terreno.
Lorenzo
Jan 20, 2015 at 15:42
Egr. dott. Zeni, la ringrazio per la risposta e per aver posto la questione in commissione, ma avendomi documentato ulteriormente sul tema volevo fare ancora qualche importante osservazione. Ho più volte sentito l’assessore Daldoss parlare di equità con riguardo all’IMIS, ma vorrei sottolineare alcuni aspetti che invece dimostrano il contrario.
In primis per importanza c’è da considerare che la base imponibile su cui viene applicata l’imposta risulta assai diversa nel caso in cui parliamo di fabbricati o di aree edificabili: nel primo caso si utilizza il valore catastale mentre nel secondo il valore di mercato. Perché non viene adottato lo stesso metodo per case e terreni se parliamo della stessa imposta? Le sembra equo questo?
Le faccio un esempio pratico: abitazione (A2 classe 3) di 89,35 m2 con garage (C6 classe 2) di 8,45 m2 sito in Comune limitrofo a Trento facente parte di uno stabile di complessive 7 abitazioni con relative pertinenze e verde privato. Costo di acquisto euro 260.000+iva rendita catastale complessiva euro 580,04.
Il valore catastale di questo immobile ai fini IMIC è di euro 580,04×168= 97.446,70 ovvero solo il 37% del valore di mercato.
Con un mio amico commercialista ho fatto anche altre simulazioni ottenendo all’incirca sempre lo stesso risultato, ma la invito ad attivare i suoi uffici per una verifica.
Considerando invece che la base imponibile di un terreno edificabile è pari al 100% del valore di mercato, questo Le sembra equo?
Considerando inoltre che l’aliquota prevista per i terreni edificabili (0,86%) è pari a quella prevista per i fabbricati a disposizione, non le sembra evidente che l’obiettivo di equità si allontana ulteriormente, applicando la stessa aliquota a misure diverse?
Inoltre dai dati resi disponibili dal consorzio dei comuni emergono dei dati allarmanti!! Faccio un esempio sui dati del mio comune, ovvero Trento: il gettito previsto peserà per il 3,7% sulle prime case, per il 50% sulle seconde case, per il 32,17% su fabbricati produttivi e per il 14,13% (ovvero per c.a. € 6.700.000) sui proprietari di terreni edificabili. I dati appena esposti (solo apparentemente equi) diventano allarmanti se confrontati con il numero dei proprietari appartenenti ad ogni categoria!! Quante persone possiedono terreni edificabili a Trento in relazione al totale della popolazione? Io non ho dati certi alla virgola, ma se il totale della popolazione di Trento ammonta a c.a. 117.000, ipotizzando (in super eccesso) che il 3% della popolazione possieda terreni edificabili (ovvero 3500 persone), si capisce chiaramente come una fetta molto ristretta della popolazione si sobbarca gran parte degli oneri del comune!!! La prego di contattare il comune di Trento per farsi dare il numero esatto di questi contribuenti (a me non li danno) e vedrà che il numero è purtroppo sensibilmente più basso (credo max 1000 persone)!!
Ulteriore fattore di disparità risiede nel fatto che spesso i comuni non aggiornano annualmente i valori venali in comune commercio delle aree edificabili e che, addirittura, potrebbero determinarli in funzione delle proprie necessità di bilancio!!!!!!!!!!!!!
Se si considera inoltre che l’edificabilità di un terreno non dipende dal proprietario ma dal Comune e che quindi il cittadino è costretto a pagare anche se non gli interessa costruire o vendere, sembra ormai pacifico che vanno apportate delle modifiche alla legge se si vuole raggiungere i condivisi obiettivi di equità.
Mi permetto di suggerire:
• L’introduzione di un valore catastale anche per i terreni edificabili;
• una riduzione dell’aliquota su terreni edificabili per “pareggiare” la differenza tra valore catastale e di mercato riscontrato sui fabbricati;
• riconoscere effettivamente al contribuente ( e non solo “impegnarsi”!!) la possibilità di rinunciare irrevocabilmente all’utilizzo edificatorio dei propri terreni in deroga al piano regolatore del comune e con efficacia immediata.
Ringraziandola per il tempo che mi ha dedicato, la invito a portare in commissione anche questi spunti di dibattito.
La saluto cordialmente e la ringrazio di cuore.