Proposta di mozione: facilitare l’accesso ai piazzali delle scuole

 In una società che, lo rammentiamo spesso, rischia d’incamminarsi in direzioni sempre più solipsistiche e sempre meno comunitarie, gli spazi pubblici e di socialità rappresentano un argine importante a questo fenomeno. Oggi, quelle che un tempo erano le funzioni principali della piazza o del parco di questo o quel comune, sembrano essere più che altro svolte dai centri commerciali, dai loro esercizi, dai bar e dalle caffetterie che contengono. 

Se questa tendenza non è un fenomeno da condannare di per sé, è bene che a bilanciarla rimangano e si rinforzino spazi e luoghi di condivisione non commerciali, soprattutto per i bambini. In questo compito, un ruolo importante in molti comuni del nostro territorio potrebbe essere svolto dalle scuole. Il cortile della scuola rappresenta infatti uno spazio centrale per la socialità. Uno spazio nel quale era normale che i bambini giocassero a palla prima dell’inizio delle lezioni, si fermassero dopo il suono della campanella, una realtà dove i genitori si soffermavano a scambiare due parole. Uno spazio vivo, insomma, utile alla comunità in cui quella scuola si inserisce e ai suoi abitanti. 

Capita però spesso che i cancelli che delimitano i cortili delle scuole siano, fuori dall’orario scolastico, chiusi e l’accesso vietato. Da una breve ricerca in merito, risulta che in Provincia di Trento ci siano diversi approcci da parte dei dirigenti scolastici. Alcuni tengono i cancelli aperti anche in orario non scolastico, altri invece li chiudono. Tra i motivi che inducono il dirigente a scegliere sovente per la chiusura, un ruolo importante lo svolgono i rischi legali nei quali potrebbe incorrere l’istituto in caso infortuni verificatisi fuori dall’orario scolastico. 

Al di là della tendenza auto-difensiva ormai in auge, da un punto di vista della crescita e della maturità delle ragazze e dei ragazzi la presenza di spazi non necessariamente sorvegliati (magari presidiati, ma non sorvegliati) non è di per sé un fatto negativo, e può anzi essere una condizione necessaria per la crescita della loro autonomia. Per di più, rispetto al timore che possano verificarsi infortuni in un luogo non presidiato, si rischia il paradosso che per evitare che qualcuno si faccia male nei cortili delle scuole questi restino chiusi, inducendo i ragazzi a frequentare spazi e strade decisamente meno idonei al gioco e all’incontro, e in definitiva più pericolosi.

Tutto ciò premesso, il Consiglio impegna la Giunta a:

  1. a individuare soluzioni che consentano, anche con estensione delle fattispecie già previste dai contratti assicurativi vigenti, di tutelare i dirigenti scolastici da eventuali richieste di risarcimento danni in caso di sinistro nel periodo antecedente e successivo all’orario di lezione;

  2. ad indicare agli istituti scolastici la richiesta di consentire l’accesso agli spazi esterni delle scuole anche nel periodo antecedente e successivo all’orario di lezione.

cons. Luca Zeni