Donazioni per il coronavirus?
Molte persone mi chiedono come possono contribuire nell’emergenza, colpiti in particolare dalla carenza di dispositivi di protezione (come le mascherine) per il personale sanitario.
Occorre precisare che il bilancio di oltre 4 miliardi di euro della Provincia autonoma di Trento presenta una certa flessibilità, con la possibilità per la giunta di intervenire laddove l’azienda sanitaria avesse necessità di risorse.
Quindi non funziona come per le donazioni alle ong o alle missioni che comprano libri ai bambini poveri: donate 100 euro e vengono comperati 100 euro di libri.
Nel caso della Provincia, donare soldi all’Apss equivale di fatto a donarli alla Provincia di Trento, che “risparmierà” quella somma, non dovendola trasferire all’azienda sanitaria.
Il problema delle mascherine in questo momento è la difficoltà a reperirle, non i soldi per acquistarle (e confesso che mi ha un sorpreso la reiterata richiesta di donazioni da parte dell’apss, che ha forse indotto a pensare diversamente).
Questo non significa che non siano utili tutte le risorse possibili, perché la Provincia dovrà mettere in campo importanti azioni di sostegno all’economia, e quindi niente sarà disperso, ma è sempre utile conoscere tecnicamente il meccanismo e sapere che le donazioni andranno di fatto a beneficio del bilancio generale della Provincia.
Segnalo peraltro che le apsp (case di riposo) hanno invece bilanci autonomi, e in questo caso le eventuali donazioni possono servire concretamente durante questa emergenza per pagare personale e attrezzature.