La proposta di adottare la quarantena nelle classi con almeno 2 contagiati anziché con 1 solo per i ragazzi sotto ai 14 anni mi pare molto sensata.
Il problema maggiore che si avverte – sia a livello nazionale che provinciale – nei provvedimenti anti covid, è che spesso non sono ancorati ad una motivazione approfondita. Si dovrebbe intervenire per ogni settore dopo aver valutato quanto quell’attività sia pericolosa per il diffondersi del contagio e dopo aver cercato soluzioni organizzative idonee.
Purtroppo negli scorsi mesi si è poco approfondito come si propaga il virus, ma alcune indicazioni ci sono.
Ad esempio è ormai condiviso che i bambini sotto ai 14 anni si ammalano meno, solitamente non manifestano sintomi preoccupanti, e sono anche meno contagiosi.
In base a questo ad esempio è poco comprensibile la decisione dell’ultimo Dpcm di lasciare fare sport di contatto di fatto dai 12 anni in su, e limitare fortemente dai 12 anni in giù, quando dovrebbe essere il contrario.
Invece pare sensato questo provvedimento della giunta provinciale di rendere meno stringente il criterio per gli isolamenti nelle classi, soprattutto perché dai dati di questi primi mesi pare emergere che dentro le scuole i contagi non sono molto diffusi. Per gli studenti ora lo sforzo organizzativo maggiore dovrà concentrarsi sui trasporti e sulle modalità organizzative delle diverse attività (più che sull’automatismo di facili e superficiali chiusure).