Il consigliere del Partito Democratico Luca Zeni sul ruolo del Presidente del CO.RE.COM.: “Dovrebbe essere imparziale come il designatore degli arbitri, mentre a Sembenotti hanno già dovuto intimare di non partecipare come opinionista in trasmissioni televisive, e ora pare abbia mantenuto un ruolo di primo piano in una forza politica.”
Se ci è concesso un paragone calcistico, il Presidente del CO.RE.COM. è come il designatore degli arbitri. Ha un ruolo delicato ed importante, che deve svolgere con imparzialità, in tutela della correttezza delle regole del gioco, in questo caso nel campo delle comunicazioni. “Com’è facilmente comprensibile – osserva il consigliere Zeni – sarebbe grave se il designatore degli arbitri fosse contemporaneamente dirigente della squadra che vince il campionato, o se collaborasse come osservatore del settore giovanile di una delle squadre che dovrebbe controllare. Eppure è esattamente ciò che sta avvenendo”. Non a caso, a seguito di una interrogazione presentata dal consigliere Zeni, il presidente del Consiglio provinciale Kaswalder ha invitato – inascoltato – Sembenotti, presidente del CO.RE.COM., a cessare la partecipazione alla trasmissione televisiva “A tutto campo”.
Rimane però un’ombra assai preoccupante sull’imparzialità di Sembenotti che, a quanto pare, all’atto della sua nomina rivestiva anche il ruolo di dirigente del movimento politico “Civica Trentina”, carica per la quale – a tutt’oggi – sembra risultare il titolare dei rapporti bancari del suddetto movimento, avendone i poteri di firma e quindi la titolarità della rappresentanza legale. “Non è solo una questione di minimo buonsenso e decoro istituzionale – conclude Zeni – il suo ruolo nella Civica Trentina è in aperto conflitto con le disposizioni di legge che definiscono i motivi di incompatibilità”.
*In allegato le interrogazioni e le risposte ricevute