Interrogazione 

Con quali modalità si gestiscono i bandi per ì primari?

Circa due anni fa veniva evidenziato dallo scrivente consigliere che erano moltissimi i direttori di unità operativa, i c.d. Primari, vacanti in azienda sanitaria, con casi di scavalco o facenti funzioni che arrivavano anche a due anni. In seguito a quelle constatazioni e alla perplessità diffusa, la reazione di assessorato e azienda sanitaria è stata di verso esattamente opposto: la “bandite acuta”, ovvero un bando dietro l’altro, spesso senza curarsi della preparazione dello stesso.
Infatti un bando per primario non è un atto formale, un concorso frutto di un “copia-incolla”, ma è uno dei momenti più delicati dell’attività di una organizzazione sanitaria, perché si sceglie chi guiderà e plasmerà per molti anni un intero settore.

Per questo prima di bandire si dovrebbe aver ben chiaro quale tipo di progetto si intende realizzare, e quali caratteristiche dovrebbe avere chi lo guiderà.

La bravura dei vertici aziendali dovrebbe consistere anche nel conoscere quali siano i migliori professionisti del settore e le diverse “scuole”, e aver costruito una rete di relazioni tali da poter segnalare il concorso bandito e da favorire una partecipazione qualificata.

Purtroppo negli ultimi due anni molti di questi bandi sono parsi piuttosto improvvisati, quasi mai hanno evidenziato la volontà di creare una sinergia con la nascente scuola di medicina, quasi che si dovesse adempiere ad un obbligo formale e “chi arriva, arriva”.

In questo periodo desta particolare preoccupazione la gestione di alcuni di questi bandi.
Il 16 giugno 2022 la stampa locale dava notizia che al primo posto nel concorso di primario di ostetricia ginecologia all’ospedale di Cles si era classificato il dottor Quartuccio, proveniente da Reggio Calabria, il quale avrebbe dovuto prendere servizio dal 1 settembre 2022. La data è ormai imminente, ma pare che ci siano dei problemi rispetto alla nomina del nuovo primario, con conseguente preoccupazione per la gestione del reparto, con il pensionamento del precedente primario.

Al contempo pare che vi siano problemi anche rispetto al bando per il primariato di medicina, sempre presso l’ospedale di Cles, e di ginecologia presso l’ospedale di Cavalese, con dei ricorsi che evidentemente preoccupano l’azienda sanitaria, se la stessa sta tenendo bloccate le nomine o se addirittura la stessa intendesse rifare il bando, con ciò ammettendo di non aver saputo gestire al meglio quei concorsi.

Tutto ciò premesso


si interroga l’assessore competente per sapere:

  1. se il dottor Quartuccio inizierà a svolgere il suo incarico di primario di ginecologia presso l’ospedale di Cles dal primo settembre, come annunciato alcuni mesi fa; in caso di risposta negativa, per quale motivo e come intendono muoversi assessorato e azienda sanitaria per garantire il servizio;

  1. se corrisponda al vero che vi siano stati dei ricorsi per la selezione del primario di medicina di Cles e di ginecologia di Cavalese, e che la azienda sanitaria intende procedere con una nuova selezione, perché consapevole di aver svolto una procedura non corretta.

avv. Luca Zeni

 

Con richiesta di risposta scritta entro i termini previsti dal regolamento.

Trento, 29 agosto 2022