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Interrogazione 

CHE FUTURO AVRA’ LA F.E.M.?

Con quella caratteristica di testardaggine che sta segnando l’agire complessivo della Giunta provinciale, nei giorni scorsi la stessa ha deciso, anche contro l’opinione dell’Assessore di merito, di non rinnovare l’incarico di Presidente della Fondazione “Edmund Mach” al prof. Andrea Segre, scienziato e ricercatore di fama europea e molto apprezzato dall’intero mondo agricolo provinciale e nazionale, per privilegiare invece una scelta di natura totalmente diversa, con l’ennesima nomina di un manager, dopo quello chiamato alla direzione della Fondazione medesima.

Eppure il mondo agricolo auspicava di proseguire nel solco di una presidenza con caratteristiche scientifiche e di caratura internazionale nel settore della ricerca.

Ma perché si è rinunciato ad una figura così prestigiosa come quella del prof. Segre? Di quali “colpe” si è macchiato questo scienziato al quale guardano con interesse e rispetto da tutta Europa?

A detta del Presidente della Giunta provinciale, Segre è stato allontanato “per una valutazione dei fatti nell’ambito della ridefinizione generale della Mach”. Ma cosa vuol dire? Di quali fatti stiamo parlando? E perché la Fondazione necessita di una ridefinizione generale, quando oggi è indicata come uno dei soggetti più avanzati e strategici nel settore della ricerca agronomica? Ma non solo. Il Presidente della Provincia afferma anche che: “bisogna lavorare per rafforzare il rapporto fra ricerca, formazione e mondo agricolo” e allora chi meglio di un ricercatore e di un formatore, come il prof. Segre, aveva i titoli per presiedere un ente come la Fondazione Mach?

Ma forse alla Giunta salvinista le competenze non interessano. Forse a costoro basta il collateralismo e quindi la scelta di figure più versate alla gestione economica quotidiana che all’innovazione ed allo sviluppo, ma non è così che istituti come la Mach crescono e si sviluppano, né garantiscono servizi all’avanguardia al sistema agricolo provinciale. Si tratta insomma di un’altra occasione sprecata e dell’ennesima dimostrazione della cocciutaggine della Giunta provinciale, incompetentenel definire scenari di prospettiva per il Trentino tutto e per i singoli comparti e capace solo di “piazzare” uomini di stretta osservanza o di competenze non del tutto congruenti, posto che una conto è gestire una società cooperativa di produzione ed un altro una fondazione scientifica e di ricerca, nonché una struttura formativa avanzata.

Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

- quanti e quali profili professionali, accademici e scientifici sono stati valutati dalla Giunta provinciale per giungere alla scelta operata per la Presidenza della Fondazione “E. Mach”;

- quali sono i fatti ai quali si riferisce il Presidente della Provincia, nella sua pubblica dichiarazione apparsa sugli organi di informazione, per giustificare l’ingiustificabile allontanamento del prof. Segre;

- quale progetto di ridefinizione generale della Fondazione Mach ha in mente la Giunta provinciale e sulla base di quali necessità lo stesso viene definito e perseguito.

A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.

Distinti saluti.

- avv. Luca Zeni -