CERIMONIE E “PAR CONDICIO”. 

Draghi a Bolzano. E a Trento?

Nella seconda metà del corrente mese di agosto ed al fine di celebrare la ricorrenza dell’emanazione del D.P.R. n. 670 del 31 agosto 1972 con il quale entra in vigore il secondo Statuto d’autonomia, la Presidenza del Consiglio provinciale, proprio il prossimo 31 agosto, promuove un evento che, se non opportunamente gestito sotto il profilo della “par condicio”, rischia di trasformarsi in uno “spot elettorale”, stante la coincidenza con la campagna elettorale in atto.

Al fine di verificare la correttezza dei comportamenti politici ed amministrativi nell’utilizzo delle cerimonie pubbliche come quella  in oggetto o quella della “Giornata dell’Autonomia” del 5 settembre, il Consigliere del P.D. Luca Zeni ha depositato oggi una interrogazione per conoscere: le valutazioni poste a fondamento della scelta della data del 31 agosto, vista la concomitanza con la campagna elettorale; il parere tecnico-giuridico necessario del CO.RE.COM. per il rispetto della “par condicio” ed il programma trentino dell’imminente “Giornata dell’Autonomia”, considerato che sarà a Bolzano, proprio quel giorno e per l’evento celebrativo in Alto-Adige/Südtirol, il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi.

 

Interrogazione 

CELEBRAZIONI E “PAR CONDICIO”

Grande lavoro, in questo periodo, per la Presidenza del Consiglio provinciale, occupata ad organizzare per il prossimo 31 agosto a Trento nella sede della Regione come riportato dalla stampa locale, una cerimonia celebrativa del 50.mo anniversario dell’entrata in vigore del secondo Statuto d’autonomia. Fin qui nulla – o quasi – da eccepire, se non che la sede forse poteva essere quella Sala Depero che è stata culla autentica delle Istituzioni autonomistiche.

Certamente, prima di dar corso ad un simile evento in piena campagna elettorale, la Presidenza si dev’essere premurata di avere il parere positivo del “CO.RE.COM., al fine di ottemperare al rispetto della “par condicio”, come prevede la normativa in essere, posto che il programma dell’iniziativa lascia ampio spazio alla politica e considerato che proprio il Presidente del Consiglio provinciale è anche il leader politico di una formazione che partecipa attivamente alla campagna elettorale in vista del prossimo 25 settembre.

Ora, pur non volendo polemizzare con un programma che pare piuttosto originale rispetto alla normale impostazione protocollare di una cerimonia pubblica – talmente originale che la Vice Presidente della Corte costituzionale, una delle più alte cariche della Repubblica, viene relegata in un ruolo successivo a quello degli ex Presidenti e non consono al rango istituzionale – ciò che va approfondito e chiarito, per non lasciare alcun strascico al dubbio, è proprio quel rispetto della “par condicio”, che forse suggerirebbe, almeno sul piano del buon senso, lo spostamento, “per cause di forza maggiore”, dell’evento ad una qualsiasi data successiva allo svolgimento delle elezioni, stante anche la particolarmente forte carica politica delle stesse.

In tale circostanza diventa interessante anche conoscere, se già definita, la programmazione della “Giornata dell’Autonomia” del prossimo 5 settembre e che quest’anno, proprio per la coincidenza con il cinquantesimo anniversario del secondo Statuto d’autonomia, dovrà rivestire una centralità particolare, ovviamente anche qui nel più severo rispetto delle regole della “par condicio”. Mentre la Provincia autonoma di Bolzano ha già previsto un appuntamento ai massimi livelli istituzionali, con la probabile presenza del sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, la Provincia autonoma di Trento saprà sicuramente essere all’altezza della ricorrenza e del paragone con il vicino Alto-Adige/Südtirol.

Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente del Consiglio provinciale per sapere:

- quali valutazioni tecniche sono state fatte dallo stesso nel convocare l’evento richiamato in premessa alla data del 31 agosto prossimo, stante la concomitanza evidente con la parte più rilevante della campagna elettorale;

- quale parere tecnico-giuridico ha espresso in proposito il CO.RE.COM, organo deputato al controllo del rispetto della “par condicio” in caso di elezioni;

- sulla base di quale scelta politica si è deciso di allocare una simile cerimonia, nella sede della Regione autonoma Trentino Alto-Adige/Südtirol, anziché nella più storica e simbolica Sala Depero, posto che non risulta un coinvolgimento della componente sudtirolese tale da giustificare l’uso della sala regionale, anziché dell’Aula Depero;

- quale programmazione è stata prodotta per la ricorrenza della “giornata dell’Autonomia” da parte del Consiglio provinciale di Trento e quale parere in proposito ha prodotto il CO.RE.COM. in tema di “par condicio”.

A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.

Cons. Luca Zeni