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Interrogazione n.  1058

LA GIUNTA PROVINCIALE E’ A CONOSCENZA DEL CONFINE ESISTENTE TRA RUOLO ISTITUZIONALE E ATTIVITA’ POLITICA?

In diverse occasioni Giunta provinciale salviniana ha dimostrato di seguire in toto l’esempio del capo nazionale e di mischiare i piani istituzionali e politici.

Negli interventi ufficiali, nei rapporti con associazioni e realtà del territorio – pensiamo, ad esempio, alla frequente pratica della rappresentanza della Giunta provinciale “attribuita” al Consigliere provinciale di maggioranza disponibile e di turno – nelle conferenze stampa “miste” tra Assessori e Consiglieri nella sala stampa della Provincia, negli strappi istituzionali continui con la realtà sociale.
Un ulteriore salto di qualità pare si sia verificato nel corso di un incontro pubblico, nei confronti del sig. Sindaco del Comune di Fiavè, Angelo Zambotti, uno dei pochi Sindaci trentini personalmente presenti a Milano il 10 dicembre scorso in occasione della manifestazione antirazzista a sostegno della Sen. Liliana Segre.

Seicento Sindaci da tutto il Paese, con la Fascia tricolore, hanno voluto testimoniare la loro vicinanza alla Senatrice a vita, sopravvissuta al Campo di sterminio nazista di Auschwitz ed oggi posta sotto scorte a causa delle ripetute minacce antisemite.

Invece di ricevere la gratitudine delle Istituzioni dell’autonomia, per aver rappresentato anche almeno un pezzo di Trentino e per aver concretamente testimoniato i valori della civiltà contro la barbarie, pare che, nel corso di un pubblico incontro, un Assessore provinciale abbia schernito pesantemente il Sindaco Zambotti dicendo: “Varda chi quel che gà bon temp de nar a Milan a cantar Bella Ciao coi comunisti”

Una condotta di questo tipo non può essere liquidata come “caduta di stile”, perché rappresenta un vero atto di bullismo istituzionale. Ricoprire momentaneamente il ruolo di Assessore provinciale significa essere consapevoli di rivestire, giorno e notte per tutta la durata del mandato, una carica di rappresentanza dell’intera comunità trentina e comporta il dovere istituzionale di un decoro che deve necessariamente essere mantenuto, a prescindere dalla propria appartenenza partitica e da come la pensa il proprio “capo” a Roma.

Tutto ciò premesso, interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore al Turismo per sapere:

- se corrisponda al vero quanto riportato dal Sig. Sindaco di Fiavè, il quale lamenta che l’Assessore al Turismo, nel corso di un incontro pubblico si sia rivolto in maniera  denigratoria nei riguardi del Sindaco  a causa della sua partecipazione alla manifestazione di Milano a sostegno di Liliana Segre;
- se il Presidente della Provincia intenda prendere le distanze da tali dichiarazioni;
- se la Giunta provinciale condivida i contenuti della manifestazione alla quale hanno partecipato seicento Sindaci da tutta Italia, di sostegno alla Senatrice a vita Liliana Segre, costretta alla scorta a causa delle minacce antisemite;
- se il Presidente della Giunta provinciale intenda richiamare i propri Assessori al rispetto del ruolo istituzionale che ricoprono, al fine di evitare che si ripetano atteggiamenti di bullismo istituzionale e modalità di rapporto non decorose con i diversi interlocutori sul territorio.
A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.
Distinti saluti.
- avv. Luca Zeni