Punto Nascite di Cavalese: Zeni continuiamo a cercare il personale
Punto nascite di Cavalese, Palafiemme preso d’assalto. Zeni: “Continuiamo a cercare il personale”. Parto per Fiemme: “Dialogo costruttivo, riaprirà” di Luca Andreazza, il Dolomiti Quasi duemila persone hanno partecipato all’incontro a tratti teso e fischiato. Oltre all’assessore presenti anche Paolo Bordon (direttore Apss) e Gianfranco Jorizzo (coordinatore del Comitato nazionale percorso nascita). Zeni: “Nessuna considerazione economica, ma al centro c’è la sicurezza” CAVALESE. Un appuntamento atteso e partecipato quello di domenica 19 marzo.Un Palafiemme preso d’assalto dai cittadini delle valli di Fiemme, Fassa e Cembra in occasione dell’incontro con l’assessore Luca Zeni, il direttore dell’Azienda provinciale servizi sanitari Paolo Bordon e il coordinatore del Comitato nazionale percorso nascita Gianfranco Jorizzo. Quasi duemila persone hanno assistiti al dibattito, a …
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Ospedale di Cles, Zeni e Bordon visitano il punto nascita
L’assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni e il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon, accompagnati dal direttore generale del Dipartimento alla salute e solidarietà sociale Silvio Fedrigotti, dal direttore sanitario Claudio Dario e dal direttore dell’ospedale Fernando Ianeselli, hanno visitato ieri l’area materno infantile e alcune unità operative dell’ospedale Valli del Noce di Cles. All’incontro erano presenti i consiglieri provinciali Lorenzo Ossanna e Gianfranco Zanon, il presidente e l’assessore alle politiche sociali della Comunità della Val di Non Silvano Dominici e Carmen Nardin e il sindaco di Cles Ruggero Mucchi. Nel corso della visita, programmata da tempo, i vertici dell’Assessorato e dell’Apss hanno fatto sosta nell’area materno infantile dell’ospedale …
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Punto Nascita di Cavalese
In questi giorni si è parlato molto sui giornali di punti nascita (dal ministero è arrivata la decisione di chiudere quello di Cavalese). Sul tema ci sono posizioni contrastanti. Qualcuno sottolinea che le disposizioni di sicurezza con standard rigidi sono poste dallo Stato a tutela della salute della donna e del nascituro, e quindi è giusto chiudere. Altri rivendicano la diversità delle zone orograficamente disagiate e quindi la richiesta di standard più flessibili. Quello che mi ha colpito di più, non è stato il legittimo dibattito nel merito, ma è stato vedere l’approssimazione con cui molti hanno fornito giudizi sull’operato di Azienda sanitaria e Provincia, senza sapere di cosa …
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