
Nella risposta alla mia question time (che riporto sotto), l’assessore alla salute Segnana riferisce che, oltre ad avere due maggiori dirigenti della sanità che svolgono più ruoli, mancano 18 primari!
Un’organizzazione funziona bene se tutti i ruoli sono ricoperti, perché significa dare prospettiva, dare progettualità, dare riferimenti a tutti coloro che lavorano.
Questo vale per tutti i ruoli gestionali a partire dai vertici.
Soprattutto in un momento come questo abbiamo due anomalie al vertice: Ruscitti in assessorato che è anche dirigente del servizio politiche sanitarie (ruolo peraltro che per sua natura richiederebbe competenze giuridiche ed economiche più che cliniche..) e Ferro che mantiene il ruolo di dirigente del Dipartimento prevenzione oltre che di direttore sanitario, sovrapposizione che non si ricorda a memoria esserci mai stata, ma soprattutto ora, che il dipartimento prevenzione richiede un impegno totalizzante, con il rischio di non poter dedicare le necessarie energie a tutto il resto del sistema sanitario.
In tutto questo apprendere che mancano ben 18 primari preoccupa molto, anche perché alcuni di questi sono in attesa da molto tempo, quasi due anni i casi più eclatanti.
Il dubbio che viene è che questa inerzia dipenda da due fattori.
Il primo dalla mancanza di programmazione; la scelta di un primario dovrebbe essere la conseguenza di un disegno progettuale sul settore interessato. Se manca quello, di solito si cerca a prendere tempo rinviando le scelte.
In secondo luogo dalla presenza della neonata facoltà di Medicina, dalla ricerca di equilibri capaci di soddisfare le aspettative che sicuramente ci sono da parte dei sistemi universitari esterni interessati ad entrare nel nostro sistema sanitario con ruoli di prestigio. La nuova facoltà può essere un’opportunità, ma solo a condizione di saper mantenere un controllo rigoroso da parte del sistema pubblico provinciale, per evitare che il nostro sistema sanitario diventi terreno di spartizione per chi non trova collocazione nelle università di provenienza.
Il forte auspicio alla giunta è di provvedere prima possibile a chiarire la propria strategia in ambito sanitario, qualunque sia, e a provvedere a coprire i tanti ruoli direttivi mancanti, per ristabilire una maggiore efficienza del sistema, e ridare una prospettiva positiva a personale e pazienti.
Il testo dell’interrogazione
Il funzionamento del sistema sanitario dipende in gran parte dalla capacità di mantenere sempre in efficienza la macchina organizzativa, con la corretta copertura dei ruoli previsti. In tal modo le professionalità previste possono svolgere al meglio la propria funzione, e questo è ancora più importante in una fase complessa come quella odierna.
Per questo occorre la massima attenzione a non lasciare scoperti i ruoli apicali, da cui dipendono scelte e persone, sia sul versante amministrativo come su quello medico, riducendo più possibile scavalchi e affidamenti “ad interim” a dirigenti che già ricoprono altri incarichi.
A fronte di tutto ciò si chiede di conoscere nel dettaglio l’elenco dei posti dirigenziali non assegnati in via definitiva e completa, sia per quanto attiene il comparto amministrativo dell’Assessorato come dell’A.P.S.S., sia per quanto riguarda il sistema dei primariati ospedalieri o di altre realtà connesse.
avv. Luca Zeni
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